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Bagnoli, la nuova fogna sfocerà nella Gaiola: “A rischio salute e coralli napoletani”. Il caso in Regione

Il progetto per l’ex Italsider prevede una nuova fogna vicino alla spiaggia. Il caso portato in Regione Campania. Gaeta (Demos-Europa Verde): “Rischi per ambiente e salute”
A cura di Pierluigi Frattasi
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La nuova fogna di Bagnoli, che sarà realizzata nell'ambito dei lavori di rigenerazione dell'ex Italsider, sfocerà proprio a ridosso dell'area marina protetta della Gaiola, oasi naturalistica incontaminata nella zona tra Posillipo e Coroglio. Un luogo incantevole nel cuore di Napoli, meta di tanti bagnanti e appassionati di kayak. Il progetto per la riconfigurazione della rete fognaria dell'area di Bagnoli, infatti, contenuto nel Piano di Riqualificazione Ambientale e Rigenerazione Urbana del SIN Bagnoli-Coroglio, prevede la realizzazione di un secondo scolmatoio fognario all'interno della Zona Speciale di Conservazione "Fondali marini di Gaiola e Nisida" della Rete Natura 2000. Con la conseguenza di un aumento degli scarichi sui fondali marini della stessa zona.

Il caso portato in Regione Campania

Il problema arriva anche in consiglio regionale, dove è stato sollevato dalla consigliera ambientalista Roberta Gaeta (Demos-Europa Verde), vicepresidente della Commissione Agricoltura: "Siamo preoccupati per il rischio di depauperamento del patrimonio naturalistico ed archeologico dei Fondali Marini di Gaiola e Nisida e per i rischi sanitari". Gaeta ha presentato una mozione in consiglio regionale.

Il timore, infatti, è che l'area marina della Gaiola possa subire danni da questa scelta ed impoverirsi. Si tratta di una delle aree di maggiore ricchezza naturalistica, archeologica, paesaggistica e turistico-culturale della fascia costiera. Dal 2002, tutta la zona è tutelata con l'istituzione dell'Area Marina Protetta del Parco Sommerso della Gaiola, poi dichiarata nel 2019 con decreto ministeriale Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000.

Il progetto per l'ex Italsider prevede una nuova fogna

All'interno dell'area è presente un habitat florido di Posidonia oceanica, ma anche tra Nisida e la Gaiola, gli unici tre banchi di Coralligeno conosciuti cittadini. Oltre a scogliere e grotte marine di fascino indiscusso. Poco distante c'è anche lo scarico di bypass dell'Impianto di pretrattamento acque reflue di Coroglio, che, essendo sottodimensionato rispetto al carico di acque reflue che proviene dal collettore ASA (Arena Sant'Antonio), quando piove spesso esonda, provocando quelle grosse chiazze marroni a mare. Cosa più volte criticata e per la quale si era chiesta una soluzione.

Sulla realizzazione del nuovo scolmatore fognario, l'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola si era già espressa negativamente nel 2021, nell'ambito della conferenza dei servizi sul PRARU. Ma il progetto sembra stia andando avanti. Cittadini, comitati e associazioni hanno lanciato anche una petizione online per salvare l'area marina.

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