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Bacoli avrà 20 spiagge libere in più: il Comune vince contro lidi privati e ormeggi

Il TAR della Campania ha dato ragione al Comune di Bacoli, respingendo il ricorso di stabilimenti balneari e ormeggi contro il piano dell’amministrazione comunale di restituire parte del litorale alla comunità.
A cura di Valerio Papadia
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La definisce una "sentenza storica" il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione quella che arriva dal TAR della Campania e che restituisce alla città dei Campi Flegrei oltre 20 spiagge libere in più. Il Tribunale Amministrativo Regionale campano, infatti, ha respinto il ricorso di lidi balneari e ormeggiatori con il quale si intendevano fermare i nuovi bandi pubblico previsti dal nuovo Piano per la tutela paesaggistica e naturalistica delle aree demaniali del Comune, con il quale, in buona sostanza, l'amministrazione comunale di Bacoli intendeva restituire parte del litorale alla collettività.

"Abbiamo vinto". Inizia così il post pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook dal sindaco Della Ragione per festeggiare la sentenza del TAR. "Volevano fermare il nuovo Piano per la tutela paesaggistica e naturalistica delle aree demaniali. Volevano vietarci di restituirle a tutti. E di mettere a bando aree occupate da decenni e decenni dagli stessi concessionari. Vince invece la linea del Comune di Bacoli. In ossequio alle direttive europee. Nessuna nuova proroga. Nessuna nuova concessione. E sarà a carico dei concessionari di spazi demaniali (non proprietari) l’obbligo di presentare perizie giurata sullo stato delle opere demaniali legittime presenti sul territorio di Bacoli" scrive il primo cittadino di Bacoli.

"Il TAR Campania ha ben chiarito che l'amministrazione comunale ha piena titolarità nel redigendo piano delle coste, strumento attuativo per il governo delle aree demaniali. E che il Comune di Bacoli sta applicando correttamente il diritto euro-unitario. Possono sembrare banalità, ovvietà o risultati astratti, ma questa sentenza ha un immenso valore tecnico e giuridico. Questo ci mette in condizione di procedere alla gestione delle nostre spiagge e del nostro mare" continua il sindaco Della Ragione. Che conclude: "Deve essere chiaro un principio sacrosanto. Le spiagge ed il mare non sono proprietà privata, da tramandare di padre in figlio, di nonno in nipote. Ma sono patrimonio di tutti. Non esistono padroni. Ma, al massimo, concessionari".

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