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Azienda alimentare abusiva nel Casertano, vendeva cibo scaduto conservato tra gli escrementi

La scoperta della Guardia di Finanza a Ruviano, nella provincia di Caserta: una vera e propria azienda alimentare abusiva, che vendeva cibo scaduto o in cattivo stato di conservazione.
A cura di Valerio Papadia
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Una vera e propria azienda alimentare, completamente abusiva, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza a Ruviano, cittadina della provincia di Caserta: all'interno, i militari delle Fiamme Gialle hanno appurato che veniva messo in vendita, clandestinamente, cibo scaduto o conservato in pessime condizioni igienico-sanitarie, facendo scattare il maxi sequestro di oltre 20 tonnellate di prodotti alimentari. L'operazione è stata eseguita dai finanzieri della Tenenza di Piedimonte Matese, accompagnati dai veterinari dell'Asl di Caserta: in un capannone di circa 1.500 metri quadrati, i finanzieri e gli ispettori sanitari hanno scoperto una vera e propria azienda dedita allo stoccaggio e al commercio clandestino di prodotti alimentari, dotata di congelatori, forni essiccatori, una sega circolare per tagliare i prodotti surgelati e una betoniera per la lavorazione dei farinacei.

Il cibo conservato tra escrementi e insetti

L'ispezione del capannone ha portato i militari delle Fiamme Gialle a scoprire, come detto, circa 20 tonnellate di prodotti alimentari (pesce, cereali, riso, farina e spezie), quasi tutte privi delle indicazioni di tracciabilità e provenienza richieste dalla legge. Il cibo, inoltre, aveva già superato la data di scadenza, e veniva conservato tra escrementi di animale e tra insetti vari. Il titolare dell'azienda è stato denunciato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere per frode in commercio e violazioni alla normativa sanitaria e sulla corretta conservazione degli alimenti.

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