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Auto esplosa in Tangenziale a Napoli, operato il 25enne ustionato. Gravissima la ricercatrice CNR

Il giovane laureando in Ingegneria Meccanica operato oggi all’Ospedale Cardarelli. Sarà sottoposto a intervento di nuovo domani. Le sue condizioni lasciano ben sperare.
A cura di Pierluigi Frattasi
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È stato operato oggi Fulvio Filace, lo studente universitario di 24 anni, laureando in Ingegneria Meccanica all'Università Federico II di Napoli, rimasto gravemente ustionato nell'esplosione dell'auto prototipo Volkswagen Polo avvenuta venerdì pomeriggio sulla Tangenziale di Napoli. Un'operazione presso l'Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli molto delicata che è durata diverse ore. Il ragazzo è uscito attorno alle 17,00 dalla camera operatoria, a quanto apprende Fanpage.it da fonti istituzionali, e domani verrà nuovamente operato. Le sue condizioni lascerebbero ben sperare. È ancora gravissima, invece, la dottoressa Maria Vittoria Prati, 66enne, prima ricercatrice del CNR, che era a bordo del veicolo coinvolto nell'incendio. Le sue condizioni sono considerate molto serie.

La Procura apre un'inchiesta

La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Inchiesta affidata ai magistrati della sesta sezione (lavoro e colpe professionali). Sull'incidente sono in corso accertamenti della Polizia Stradale.

L'Università di Salerno: "Vicinanza ai due feriti"

L'Università degli Studi di Salerno, intanto, in una nota, ha espresso

"piena vicinanza alla dottoressa Maria Vittoria Prati, prima ricercatrice del CNR, e allo studente Fulvio Filace dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II" – e alle rispettive famiglie – coinvolti nella tragica esplosione avvenuta lo scorso venerdì sulla Tangenziale di Napoli. In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa, l'Ateneo "si vede costretto a chiarire con fermezza che il veicolo oggetto del tragico evento non è di proprietà dell'Università degli Studi di Salerno, né è stato affidato all'Università degli Studi di Salerno per le prove su strada".

Ed ha concluso:

L'Ateneo, inoltre, "non è partner del progetto LIFE-SAVE (Solar Aided Vehicle Electrification), nell'ambito del quale è stato sviluppato il veicolo citato". "Gli studi condotti in passato all'Università di Salerno hanno contribuito alle conoscenze di base necessarie per lo sviluppo di veicoli ibridi solari, successivamente applicate con obiettivi industriali da aziende spin-off non partecipate dall'Ateneo e attualmente società commerciali autonome. L'Ateneo si riserva di agire in tutte le opportune sedi per tutelare i propri interessi istituzionali e la propria immagine".

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