Aurora Savino, neonata morta in culla con ferite e ustioni: al via il processo per i genitori
Si è tenuta oggi, un anno e mezzo dopo i fatti, davanti alla Corte d'Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la prima udienza del processo per l'omicidio di Aurora Savino, la neonata di appena 45 giorni di vita che morì in culla nel settembre del 2023 a Santa Maria a Vico, nella provincia di Caserta. Sul banco degli imputati ci sono il padre e la madre della bimba, Emanuele Savino e Anna Gammella, 28 e 21 anni, ritenuti responsabili della morte della piccola Aurora.
L'accusa: la bimba picchiata dal padre
Nella mattinata del 2 settembre del 2023, la piccola Aurora Savino, 45 giorni appena, venne trovata morta nella sua culla, all'interno dell'abitazione in cui viveva con i genitori e i due fratellini maggiori a Santa Maria a Vico, cittadina del Casertano. Ad allertare i soccorsi fu la madre: sul corpo della bimba vennero trovate ustioni ed ecchimosi; agli inquirenti, i genitori raccontarono che la piccola si era ustionata il giorno prima mentre faceva il bagnetto.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e portate avanti dai carabinieri, portarono all'arresto, già nel novembre del 2023, della mamma e del papà di Aurora: i sospetti, che già si concentravano su di loro, vennero suffragati dai messaggi, visionati dai militari, che i due si scambiarono dopo la morte della bimba; in seguito all'arresto, gli altri due figli della coppia vennero affidati a una comunità. Secondo gli inquirenti, il padre avrebbe picchiato violentemente Aurora, una frattura al cranio e al viso e un vistoso ematoma; ferite poi aggravate anche dalle ustioni provocate dall'acqua bollente.