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Aumento tariffe taxi a Napoli, i sindacati dei tassisti: “Servizi migliorati e più auto in strada”

I sindacati dei tassisti FAST, UGL, URI, FEDERTAXI e UTI: “Le tariffe erano ferme dal 2017, aumenti solo del 15% mentre carburanti e inflazioni sono saliti di più”
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Le tariffe dei taxi a Napoli sono state adeguate dopo 7 anni del 15%, rispetto all'inflazione che sfiora il 25%. In questi anni, i tassisti hanno fatto fronte da soli al caro carburante e all'aumento dei costi delle manutenzioni, mentre i servizi sono stati potenziati, con l'aumento delle auto in strada grazie alla riforma dei turni, il pagamento elettronico obbligatorio, e nuovi metodi di prenotazione, come le App. Se si considera tutto questo, la decisione del Comune di Napoli di approvare il nuovo tariffario va a tutela dei viaggiatori". Ad affermarlo sono i sindacati dei tassisti di Napoli, FAST, UGL, URI, UTI e FEDERTAXI, in una nota.

I sindacati: "Abbiamo sostenuto da soli i rincari dei carburanti"

L'intervento dei sindacati di categoria arriva dopo l'approvazione da parte della giunta comunale del sindaco Gaetano Manfredi, di rivedere in aumento il costo del servizio delle tariffe, con incrementi di circa il 15% sulle corse a tassametro e del 10% sulle tariffe pre-determinate. Il nuovo tariffario arriva in un momento di grande crescita del turismo in città. Prima di diventare operativo, però, il nuovo tariffario dovrà essere approvato dal consiglio comunale di Napoli. Mentre bisognerà anche adeguare tecnicamente i tassametri alle nuove tariffe, affinché partano tutti nello stesso giorno.

Gli aumenti, però, hanno suscitato le reazioni di molti cittadini che sono stanchi di continui rincari. I sindacati dei tassisti FAST, UGL, URI, FEDERTAXI e UTI, in una nota congiunta spiegano i motivi della decisione:

I cittadini si sono chiesti se l'aumento delle tariffe fosse giustificato, soprattutto alla luce dell'attuale inflazione. È importante chiarire che l'aumento applicato, pari al 14-15%, è stato deciso proprio per tutelare l'utenza, pur essendo significativamente inferiore all'inflazione reale, che è al 25%. Questo significa che, nonostante l'inflazione abbia raggiunto livelli elevati e in particolare abbia colpito il costo del nostro servizio, l'incremento delle tariffe è stato contenuto.

E aggiungono:

Va inoltre sottolineato che non ci sono stati aumenti dal 2017, un periodo durante il quale tutti gli altri servizi di trasporto hanno registrato incrementi tariffari molto più elevati. La scelta di un aumento minore rispetto all'inflazione reale è stata deliberata con l'obiettivo di evitare un impatto eccessivo sulle finanze delle famiglie e delle imprese. In altre parole, si è voluto proteggere gli utenti da un incremento troppo gravoso, che avrebbe potuto peggiorare ulteriormente il loro potere d'acquisto.

Quindi, proseguono:

Ma non è tutto. Contestualmente a questo adeguamento, necessario per sostenere e mantenere gli standard del servizio, è stato intrapreso un significativo miglioramento dei servizi offerti:

1. *Pagamento elettronico obbligatorio*: Il pagamento elettronico è ora una realtà su cui i cittadini possono contare, essendo stato reso obbligatorio.

2. *Aumento delle auto in servizio nei weekend*: Nei weekend, il numero di auto in servizio è stato raddoppiato per garantire una maggiore fruibilità agli utenti.

3. *Innovazione tecnologica*: Sempre di più, le nuove tecnologie entrano a far parte del nostro lavoro, favorendo un servizio più moderno.

4. *Lotta contro comportamenti scorretti e abusivismo*: Le nostre denunce contro i comportamenti scorretti e il dilagare delle più svariate forme di abusivismo sono atti pubblici che ancora oggi attendono una risposta.

5. *Presidi fissi agli scali*: Sono state fatte molteplici sollecitazioni per mettere dei presidi fissi agli scali, al fine di evitare irregolarità a sfavore dell'utenza.

E concludono:

Noi abbiamo sempre fatto la nostra parte e continueremo a farla per garantire un'equità tra gli operatori e gli utenti. In conclusione, sebbene l'aumento delle tariffe possa inizialmente sembrare una misura sfavorevole, è importante considerare il contesto complessivo. La decisione di applicare un incremento del 15% – ben al di sotto del tasso di inflazione del 23% – mostra un chiaro impegno nel proteggere l'utenza.

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