Aumento di morti e ricoveri: ecco perché De Luca chiude la Campania con una ordinanza
Perché Vincenzo De Luca non ha atteso venerdì, il giorno del monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità per la sua ordinanza? Perché disporre chiusure oggi? I motivi sono due: politico e tecnico-epidemiologico. Sul fronte politico De Luca vuole anticipare il governo Draghi che, con non poche difficoltà al suo interno, sta decidendo come e quando disporre maggiori restrizioni. La nuova stretta anti-Covid potrebbe essere assunta nel Cdm di venerdì, e non nella riunione in programma domani alle 11, come precisato da Palazzo Chigi.
C'è poi un motivo ancora più pressante, ed è la pandemia che torna ad avanzare: nell'ordinanza della Regione Campania è scritto chiaramente ciò che da giorni si evince dai modelli previsionali di Agenas e dai monitoraggi pubblici e indipendenti, ovvero le varianti del Covid-19 stanno facendo girare più rapidamente il contagio, anche se ora c'è il vaccino.
Ecco cosa scrive la Regione:
il Report previsionale elaborato dal Ministero della Salute, con riferimento alla regione Campania, proietta i dati relativi agli indicatori di sorveglianza a valori di Rt pari a 1,76, con intervalli di confidenza 1.65-1.87, con una incidenza di malattia a sette giorni di 285 per 100.000 abitanti, molto al di sopra della media nazionale, pari a 206,9 per 100.000 abitanti e una percentuale di positività pari al 10.9%
A a tali gravissimi dati, conseguenti alla crescente diffusione delle varianti del virus sul territorio regionale, si aggiunge un altro fattore: stanno aumentando i morti di nuovo. E stanno aumentando gli accessi ospedalieri:
l'accresciuta necessità di accesso alle cure sub-intensive ed intensive fa registrare, alla data odierna pressanti richieste di nuovi accessi alle cure ed un accresciuto livello del grado di cure richieste, in costante ed esponenziale aggravamento anche rispetto all’ultima rilevazione riportata nel Report della Cabina di regia. Alla data odierna il rischio di soglie critiche di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva disponibili a livello regionale nei prossimi 30 giorni risulta ulteriormente aggravato, rispetto all’ultimo report, superando la probabilità del 50 %.
Siamo sempre allo stesso punto del 2020: la Campania non ha tanti posti letto. La Campania dovrebbe far ricorso a quelli delle cliniche private (sugli accordi c'è la scure del Tar Campania e la lente della Corte dei Conti). Morale: alcune strutture come Ospedali dei Colli (Cotugno e Monaldi) già sono saturi; a Scafati il Covid Hospital è in crisi, code di ambulanze a Salerno e criticità anche all'ospedale Cardarelli in atto. La terza ondata del Covid è fra noi. Ed è meglio rendersene conto ora, prima che sia troppo tardi