Atti persecutori contro il giornalista Iurillo, imprenditore arrestato
Arresti domiciliari per Salvatore Langellotto, l'imprenditore della penisola sorrentina che ora deve rispondere anche di atti persecutori nei confronti di Vincenzo Iurillo, giornalista de il Fatto Quotidiano. Proprio per le minacce ricevute, Iurillo era stato sottoposto alla vigilanza da parte della Polizia di Stato. Questa mattina, gli agenti di polizia del commissariato di Sorrento hanno notificato la nuova misura cautelare all'imprenditore Langellotto, che secondo l'ordinanza del gip del tribunale di Torre Annunziata intendeva "zittire e comunque condizionare l'attività di soggetti (…) i quali sono, a vario titolo, espressione di quel baluardo di legalità a presidio della salvaguardia del territorio della penisola sorrentina".
Oltre a Iurillo, infatti, Langellotto è già indagato per l'aggressione a Claudio Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, avvenuta il 26 marzo dello scorso anno. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Langellotto avrebbe causato al giornalista sorrentino "un grave stato di ansia e di paura". Tutto sarebbe iniziato nell'aprile dello scorso anno, quando l'imprenditore disse a Iurillo di stare attento a quanto stesse scrivendo: minacce che poi si erano ripresentate ad ottobre scorso e poi a gennaio di quest'anno. Nel primo caso, aveva detto che "agli scrittori certe volte tagliano la testa", mentre poche settimane fa si era rivolto nuovamente a Iurillo, stavolta durante un servizio de Le Iene, dicendogli: "Dite al buon Iurillo che pensasse ai guai suoi, ai suoi scheletri nell'armadio e a chi era socio suo padre".
Infine, lo scorso 20 gennaio lo stello Iurillo era stato inseguito da Langellotto ed altre due persone a Sant'Angello, fino all'arrivo della polizia. Un comportamento che, scrive ancore il giudice per le indagini preliminari che ha firmato gli arresti domiciliari per Langellotto, "sostanzialmente finalizzato ad intimorire quei soggetti, nel caso in esame Iurillo, di professione giornalista, inducendolo ad astenersi, in futuro, dalle proprie iniziative professionali, suscettibili di compromettere ulteriormente i propri interessi imprenditoriali".