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Assunte dopo anni di precariato, il pianto di gioia delle 18 educatrici e psicologhe del Comune

Hanno firmato il contratto a tempo indeterminato e adesso avranno un lavoro stabile. La gioia nel giorno dell’assunzione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Assunti dopo anni di precariato. Per 18 educatrici ed educatori, assistenti sociali, psicologi e psicologhe del Comune di Napoli è arrivato finalmente l'agognato contratto a tempo indeterminato. Un pianto di gioia ha accompagnato la firma della sospirata assunzione giovedì scorso, 30 novembre 2023. Per 5 anni, dal 31 dicembre 2018, le 16 ragazze e i 2 ragazzi hanno lavorato al Municipio, recandosi in ufficio tutti i giorni, lavorando a contatto con l'utenza, spesso non semplice, negli uffici delle assistenza sociale, con contratti a tempo determinato che venivano rinnovati di volta in volta. Col fiato sospeso fino all'ultimo giorno dell'anno per la possibilità di una mancata conferma.

Dopo 5 anni erano rimasti in 18: assunti tutti

Dei circa 200 giovani reclutati nel 2018 per gestire le pratiche del Reddito di Inclusione (ex Rei), alla fine erano rimaste solo loro. Nel corso degli anni si sono occupate anche del Reddito di Cittadinanza, e, adesso, da gennaio, dovranno vedersela con l'Adi, l'assegno di inclusione, che sostituirà l'RdC. Finalmente, la settimana scorsa la buona notizia. "Oggi è un giorno di festa al Comune di Napoli – commenta Agostino Anselmi, coordinatore della Cisl Funzione Pubblica, che in questi anni ha sostenuto le giovani sul percorso verso la stabilizzazione – Finalmente, hanno firmato il proprio contratto a tempo indeterminato. Molte non hanno saputo trattenere le lacrime di gioia ed è del tutto comprensibile".

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Una storia partita da lontano, insomma. Cinque anni nella vita di una persona sono lunghi. Tutto, peraltro, era iniziato sotto un'altra amministrazione, quella dell'ex sindaco Luigi De Magistris, per concludersi, poi, sotto la nuova Giunta Manfredi. "Ringraziamo l'amministrazione comunale e il Direttore generale Granata – conclude Anselmi – Questi giovani sono stati stabilizzati. È stato percorso travagliato. Sono sicuro che daranno un notevole contributo al welfare comunale. Chiederemo che possano essere impiegati anche nel mondo della scuola dove c'è bisogno di maestre e psicologi per i bimbi".

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