Assolta l’ex ministro Nunzia De Girolamo per l’inchiesta su Asl di Benevento

Sono stati tutti assolti gli otto imputati, tra cui l'ex ministro Nunzia De Girolamo, coinvolti nell'inchiesta sulla gestione dell'Asl di Benevento. Il processo di primo grado si è chiuso oggi. L'ex ministro era accusata di associazione per delinquere, concussione e utilità per ottenere il voto elettorale. Gli altri assolti sono Felice Pisapia (ex direttore amministrativo Asl), Arnaldo Falato ( ex responsabile budgeting), Luigi Barone e Giacomo Papa, collaboratori della De Girolamo, l'ex direttore generale Michele Rossi, l'ex direttore sanitario Gelsomino Ventucci e il sindaco di Airola Michele Napoletano.

L'inchiesta risale al 2012, fu innescata dalla denuncia di Michele Rossi, all'epoca direttore generale dell'Asl di Benevento. Secondo l'accusa il sistema sanitario sannita veniva gestito in modo da creare consenso elettorale tramite nomine, consulenze e appalti; la tesi non è stata però riconosciuta dai giudici Fallarino, Simonetta Rotili e Francesca Telaro, che dopo 3 ore di camera di consiglio hanno emesso la sentenza di assoluzione perché "il fatto non sussiste"; le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni.

Per l'ex ministro il pm Assunta di Tillo aveva chiesto 8 anni e 3 mesi di reclusione, la pena più severa. Per Barone, attuale presidente del consorzio Asi di Benevento, erano stati chiesti 6 anni e 9 mesi (con interdizione dall'incarico che ricopre); stessa pena era stata richiesta per Papa e per l'ex dg Michele Rossi. Per Felice Pisapia, che aveva consegnato una serie di colloqui avvenuti in casa della De Girolamo, erano stati chiesti 3 anni e 4 mesi. Per Gelsomino Ventucci erano stati chiesti 2 anni e 3 mesi e per Arnaldo Falato, infine, il pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione.

Assolta Nunzia De Girolamo: "Finito incubo durato 7 anni"

"Finisce un incubo durato sette anni". Così ha commentato la sentenza Nunzia De Girolamo, uscendo dal Tribunale di Benevento, dopo la sentenza di assoluzione. "Mi sono dimessa da ministro senza essere mai indagata – ha proseguito – ho avuto grandissime sofferenze, ma mi sono sempre difesa nel processo, mai dal processo". "Questa – ha proseguito –  è la prima volta che parlo, dopo tanti anni in cui ho sempre avuto paura non della magistratura, ma delle persone cattive che purtroppo popolano spesso alcuni ambienti, soprattutto quelli politici da cui io vengo". "Sinceramente io penso che oggi abbia vinto la giustizia e queste donne, questo collegio di donne mi restituisce una grande forza, una grande fiducia e la voglia di continuare a fare battaglie che ho sempre ritenuto giuste".