Assegno di Inclusione Napoli a rischio stop, i dipendenti comunali: “Troppe domande, noi picchiati e stressati”
"Troppo domande da lavorare per l'Assegno di Inclusione a Napoli, aggressioni fisiche continue e ritmi di lavoro estenuanti. Non ce la facciamo più, siamo stressati". Scoppia la protesta dei dipendenti del Comune di Napoli. Sono 48mila le domande dell'Adi, il contributo del Governo da 480 a 1.500 euro per le famiglie povere che ha sostituito l'ex Reddito di Cittadinanza da gennaio, arrivate negli uffici del municipio dall'inizio dell'anno. A lavorarle ci sono solo 200 assistenti sociali. Ciascun assistente deve prendere in carico una famiglia, contattarla entro 4 mesi, fare i colloqui individuali per redigere il piano personalizzato ad ogni componente, poi ricontattarla ogni 90 giorni per l'aggiornamento della pratica, pena la sospensione dell'assegno.
A rischio stop l'assegno di inclusione per i poveri
In scadenza entro oggi, 31 maggio, secondo i dati del Comune di Napoli, ci sono 1.200 domande che se non ultimate entro la mezzanotte rischiano la sospensione dell'Adi. Circa 6mila le domande da ultimare entro il 15 giugno. Mentre c'è l'incognita sulle domande in scadenza in estate, quando molti dipendenti non ci saranno per le ferie. L'assessore al Welfare, Luca Trapanse, a Fanpage.it, ha assicurato che si farà di tutto per finire tutte le domande e evitare qualsiasi sospensione.
Ad ogni modo, il carico di lavoro sui dipendenti comunali resta enorme e si aggiunge a quello già svolto quotidianamente dagli assistenti sociali. I lavoratori non ce la fanno più. I tempi per processare la pratica sono lunghi. La pazienza dell'utenza breve. Nelle ultime settimane si contano ripetute aggressioni negli uffici dei servizi sociali delle Municipalità. Ieri il vertice in Prefettura con i sindacati Cgil, Cisl e Uil si è chiuso negativamente. Le associazioni di categoria hanno proclamato lo sciopero di tutta la giornata (7 ore e 12 minuti) per il 18 giugno che coinvolgerà assistenti sociali, educatori, psicologi e personale amministrativo dei Centri Sociali Territoriali delle Municipalità e di tutti i Servizi dell'Area Welfare del Comune di Napoli.
Sciopero il 18 giugno tutta la giornata
Nella lettera inviata al Prefetto di Napoli, al sindaco, alla Commissione di Garanzia sugli scioperi, e firmata da Alfredo Garzi, Luciano Nazzaro e Danilo Criscuolo (Fp Cgil), Luigi D'Emilio, Agostino Anselmi e Giuseppe Ratti (Cisl Fp), Nicola Di Donna, Annibale De Bisogno e Ida Grassia (Uil Fpl), viene proclamato:
"uno sciopero generale di tutta la giornata (7 ore e 12 min.) per il giorno 18 giugno 2024, di tutto il personale: Assistenti Sociali, Educatori, Psicologi e personale Amministrativo in servizio presso le Municipalità e i Servizi Centrali dell'Area Welfare, con le seguenti motivazioni".
Si segnalano:
precarietà del sistema welfare, causa l'elevato numero di pratiche ADI (circa 50000), con ritmi di lavoro insostenibili che non tengono conto dello stress da lavoro correlato e del benessere lavorativo;
spazi di lavoro inadeguati e angusti, che espongono il personale al mancato rispetto delle norme sulla privacy;
mancata sicurezza dei luoghi di lavoro, negli ultimi mesi si sono registrate numerose aggressioni a danno degli operatori, talvolta costretti a ricorrere alle cure mediche. Più volte le scriventi OO.SS. hanno chiesto all'Amministrazione la presenza di presidi di sicurezza (forze dell'ordine o guardi giurate) finalizzati alla salvaguardia del Personale e degli strumenti di lavoro.
Saranno garantite, laddove previste, le prestazioni indispensabili, in osservanza delle regolamentazioni di settore e nei termini previsti dalla Legge n. 146/90 e sue successive modifiche e integrazioni.