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“Assegno di Inclusione, perché ho bloccato i Centri per l’Impiego”: parla l’assessore regionale al Lavoro

L’assessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello: “Prenotazioni bloccate dopo gli assalti dei percettori di Adi. Stiamo studiando una soluzione col Ministero”
Intervista a Antonio Marchiello
assessore regionale al Lavoro
A cura di Pierluigi Frattasi
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"Abbiamo dovuto bloccare, purtroppo, le prenotazioni ai Centri per l'Impiego di Napoli, perché gli sportelli venivano invasi da persone, percettori dell'Assegno di Inclusione, che ricevevano i messaggi di sospensione da parte dell'Inps. Le posizioni, infatti, vanno aggiornate periodicamente per poter avere il contributo. Quando scadono i requisiti bisogna rifare il Patto per il Lavoro. Il problema è che l'Inps invia queste comunicazioni direttamente ai cittadini, ma i nostri uffici non hanno accesso alla piattaforma. Ne è nato un gran caos, con assalti agli sportelli e si è deciso di sospendere le prenotazioni per ora".

Non le manda a dire Antonio Marchiello, assessore alle Attività Produttive e al Lavoro della Regione Campania, che a Fanpage.it spiega: "Abbiamo dovuto fare ricorso alla Prefettura e alla Questura di Napoli, prima di arrivare a questa sofferta decisione. Purtroppo, abbiamo avuto grosse difficoltà. Quando arrivano le comunicazioni di sospensione dell'Adi, gli sportelli vengono presi d'assalto". Dal 29 agosto scorso, infatti, sono state sospese le prenotazioni degli appuntamenti nei Centri per l'Impiego della provincia di Napoli. Proseguono, invece, quelle fatte prima di quella data, che vengono regolarmente lavorate nei CPI.

Cosa è accaduto?

Abbiamo avuto persone all'esterno dei Cpi che pretendevano di entrare anche di notte. Perché gli Sms dell'Inps arrivano a tutte le ore. Si sono registrate code, con 50 persone in attesa fin dalle 4 di notte. Tutte senza prenotazione online. Persone che addirittura si organizzavano scrivendo i nomi sui fogli, per fissare le precedenze. Tensioni e aggressioni. Strade bloccate, disagi per gli abitanti. Una situazione vergognosa che non si vedeva da anni nella nostra città. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci a Prefettura e Questura.

Dove si sono registrate le maggiori tensioni?

Nei centri più importanti, in particolare Napoli e Giugliano in Campania. A Napoli nel Cpi di via Cisterna dell'Olio, al centro storico, dove abbiamo realizzato degli uffici bellissimi, abbiamo avuto molti problemi. La strada esterna è piccola e chi protestava creava grossi disagi anche ai residenti e commercianti. Abbiamo riattivato degli spazi al Centro Direzionale, in attesa che a via Raimondi si facciano ulteriori lavori di bonifica. Ma a questo punto non escludiamo che il Cpi di via Cisterna dell'Olio possa essere chiuso. Noi vogliamo creare più centri, ma non a discapito della qualità della vita delle persone.

Come pensate di risolvere la situazione?

Abbiamo parlato con il Ministero del Lavoro e l'obiettivo è, ovviamente, ripristinare le prenotazioni online, quando sarà possibile. Abbiamo chiesto di avere accesso ai dati in piattaforma: quando arrivano all'Inps devono arrivare anche a noi, in modo da poter fare una accurata programmazione. In questo modo sapremo se un cittadino ha l'Adi in scadenza e potremo eventualmente avviarlo su un percorso diverso rispetto alle prenotazioni.

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