“Assegno di Inclusione, perché ho bloccato i Centri per l’Impiego”: parla l’assessore regionale al Lavoro
"Abbiamo dovuto bloccare, purtroppo, le prenotazioni ai Centri per l'Impiego di Napoli, perché gli sportelli veniva invasi da persone, percettori dell'Assegno di Inclusione, che ricevevano i messaggi di sospensione da parte dell'Inps. Le posizioni, infatti, vanno aggiornate periodicamente per poter avere il contributo. Quando scadono i requisiti bisogna rifare il Patto per il Lavoro. Il problema è che l'Inps invia queste comunicazioni direttamente ai cittadini, ma i nostri uffici non hanno accesso alla piattaforma. Ne è nato un gran caos, con assalti agli sportelli e si è deciso di sospendere le prenotazioni per ora".
Non le manda a dire Antonio Marchiello, assessore alle Attività Produttive e al Lavoro della Regione Campania, che a Fanpage.it spiega: "Abbiamo dovuto fare ricorso alla Prefettura e alla Questura di Napoli, prima di arrivare a questa sofferta decisione. Purtroppo, abbiamo avuto grosse difficoltà. Quando arrivano le comunicazioni di sospensione dell'Adi, gli sportelli vengono presi d'assalto".
Cosa è accaduto?
Abbiamo avuto persone all'esterno dei Cpi che pretendevano di entrare anche di notte. Perché gli Sms dell'Inps arrivano a tutte le ore. Si sono registrate code, con 50 persone in attesa fin dalle 4 di notte. Tutte senza prenotazione online. Persone che addirittura si organizzavano scrivendo i nomi sui fogli, per fissare le precedenze. Tensioni e aggressioni. Strade bloccate, disagi per gli abitanti. Una situazione vergognosa che non si vedeva da anni nella nostra città. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci a Prefettura e Questura.
Dove si sono registrate le maggiori tensioni?
Nei centri più importanti, in particolare Napoli e Giugliano in Campania. A Napoli nel Cpi di via Cisterna dell'Olio, al centro storico, dove abbiamo realizzato degli uffici bellissimi, abbiamo avuto molti problemi. La strada esterna è piccola e chi protestava creava grossi disagi anche ai residenti e commercianti. Abbiamo riattivato degli spazi al Centro Direzionale in attesa che a via Raimondi si facciano ulteriori lavori di bonifica. Ma a questo punto non escludiamo che il Cpi di via Cisterna dell'Olio possa essere chiuso. Noi vogliamo creare più centri, ma non a discapito della qualità della vita delle persone.
Come pensate di risolvere la situazione?
Abbiamo parlato con il Ministero del Lavoro e l'obiettivo è, ovviamente, ripristinare le prenotazioni online, quando sarà possibile. Abbiamo chiesto di avere accesso ai dati in piattaforma: quando arrivano all'Inps devono arrivare anche a noi, in modo da poter fare una accurata programmazione. In questo modo sapremo se un cittadino ha l'Adi in scadenza e potremo eventualmente avviarlo su un percorso diverso rispetto alle prenotazioni.