Assalto ultras ad automobilisti dopo la partita, 22 indagati tra Pagani ed Avellino
Sono ventidue gli indagati per gli scontri sul Raccordo Avellino-Salerno al termine della partita dello scorso 24 ottobre. Si tratta di 16 persone residenti a Pagani ed altre 8 che invece vivono nel capoluogo di Avellino. Le immagini riprese dagli automobilisti di passaggio nell'altra corsia fecero il giro d'Italia per l'efferatezza dimostrata dagli ultras, che sfogarono la loro frustrazione contro gli ignoti automobilisti di passaggio.
Dalle ricostruzioni era emerso fin da subito che il gruppo di tifosi della Paganese, di ritorno dallo Stadio Partenio-Lombardi di Avellino dove gli Azzurrostellati avevano perso 3-0 in quel pomeriggio del 24 ottobre scorso, avevano intenzionalmente fermato uno dei mezzi con cui stavano rientrando nella città salernitana per bloccare il traffico sul Raccordo Avellino-Salerno all'altezza di Montoro e avere il tempo di scendere per sfasciare quante più automobili possibili guidate da persone totalmente a caso. Vetri spaccati, urla e minacce, il tutto armati di spranghe e bastoni: in un caso, furono perfino tolte le chiavi dall'avviamento di una delle automobili e lanciate dal cavalcavia, solo perché un automobilista aveva "osato" protestare. Il tutto tra le grida di paura di molti bambini, nelle automobili coi loro genitori e che hanno assistito terrorizzati al fatto, conclusosi con un ferito e diverse automobili danneggiate. Le indagini della Digos della Questura di Avellino hanno permesso di ricostruire il tutto e soprattutto risalire ai responsabili, partendo da numeri di targa ma anche commenti e messaggi sui social, questi ultimi sempre più fondamentali per contrastare la criminalità grande e piccola.