Aspetta il trapianto da 13 anni, cuore donato a Natale: 57enne operata all’ospedale Monaldi
Aspetta da 13 anni il trapianto di un cuore. Una attesa lunghissima dovuta al fatto che, a causa delle sue particolari condizioni, risulta incompatibile con il 97% dei donatori. Ma lo scorso Natale arriva la sorpresa. C'è un cuore che sembra rispondere a tutte le caratteristiche necessarie. Emilia, 57enne napoletana (il nome è di fantasia), viene così operata durante il periodo delle feste all'ospedale Monaldi di Napoli, afferente all'Ospedale dei Colli. Era già ricoverata da 6 mesi per ricevere il trapianto. La donna è stata sottoposta ad un intervento chirurgico innovativo. L'operazione, spiegano dall'ospedale, è andata bene. Adesso potrà finalmente far ritorno a casa col cuore nuovo.
La 57enne aveva una grave patologia al cuore
L'intervento è stato eseguito il giorno di Natale, 25 dicembre scorso, dai medici dell’Ospedale Monaldi di Napoli guidati dal dottor Claudio Marra, responsabile del Centro Trapianti di Cuore dell’Azienda Ospedaliera dei Colli. La donna di 57 anni da sei mesi era ricoverata al Monaldi presso la T-Zone, area dedicata alla degenza di pazienti trapiantati e in attesa di trapianto di recente istituzione. Conviveva con una severa cardiomiopatia dilatativa familiare. Anche la sorella è stata trapiantata di cuore nel 2010, all’epoca scelse il Niguarda di Milano, oggi invece è seguita in follow-up al Monaldi.
Un caso rarissimo: era incompatibile col 97% dei donatori
La storia clinica di Emilia era ancora più complessa, spiegano dal nosocomio partenopeo. "Il suo sistema immunitario, infatti, presentava un livello di sensibilizzazione estremamente elevato, con la presenza di anticorpi che la rendevano incompatibile con il 97% dei donatori disponibili. Un caso rarissimo che è stato affrontato con un approccio multidisciplinare da un team di oltre trenta professionisti composto da cardiologi, immunologi, internisti, infettivologi, anestesisti e cardiochirurghi specializzati in trapianti che hanno sviluppato un piano terapeutico personalizzato.
Hanno prima sottoposto la donna a una terapia desensibilizzante mirata a ridurre il livello di anticorpi e, successivamente, l’hanno inserita in un protocollo immunologico innovativo sviluppato con la supervisione del Centro Nazionale Trapianti e del professor Luciano Potena, direttore del direttore dell’unità operativa di Insufficienza Cardiaca e Trapianti dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.
Un percorso lungo e complicato che ha avuto lo sperato lieto fine proprio nel periodo natalizio, quando è finalmente arrivata la disponibilità di un cuore compatibile. Immediatamente si è messa in moto la macchina organizzativa che ha coinvolto il personale del CRT e la direzione medica di presidio del Monaldi, per il coordinamento di tutte le operazioni, l’equipe per il prelievo dell’organo, il team di chirurghi, anestesisti e personale tecnico e infermieristico per l’impianto. L’intervento è stato eseguito con successo e ora Emilia sta bene e attende di poter finalmente far ritorno a casa.
L'avvocato Anna Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, ha commentato: "In questi lunghi mesi di ricovero ci siamo affezionati ad Emilia. La sua storia ha toccato e coinvolto tutti noi". Il 2024, segnato dalla adozione del nuovo modello organizzativo del Centro Trapianti di Cuore Adulti, chiude con un bilancio assolutamente positivo in termini di numeri e risultati. "Venti trapianti di cuore e sette assistenze meccaniche al circolo sono il frutto di un lavoro di squadra e sono la dimostrazione dell’efficienza del nuovo modello organizzativo adottato. Risultati eccellenti da cui partire per costruire il prossimo futuro", ha concluso il Direttore Generale.