Asl Napoli 3, rubati migliaia di dati medici: gli hacker chiedono il riscatto
L'Asl Napoli 3 Sud sotto attacco hacker da parte del gruppo denominato "Sabbath": sottratto il 90% dei dati informatici dell'Azienda sanitaria locale. E, come se non bastasse, il gruppo di cyber-criminali ha chiesto due riscatti, oppure i dati sensibili rubati verranno messi online: in realtà, oltre 1 Gigabyte dei dati sottratti è già stato reso pubblico, come "avvertimento". E così, gli hacker hanno chiesto il pagamento di due somme: la prima, per concedere all'Asl una chiave in grado di decriptare i file, che il gruppo di hacker ha invece oscurato con una crittografia di tipo militare; il secondo riscatto, invece, è stato chiesto per evitare la divulgazione dei dati rubati.
La richiesta degli hacker
"Se non ci sono contatti seri, inviamo tutti i dati privati agli interessati e chiudiamo il sito. Sarà possibile trovarci solo attraverso il blog. Forniamo un pacchetto di dati demo. Se non seguirà alcun contatto, applicheremo i dati in modo diverso" la minaccia arrivata all'Asl Napoli 3 Sud dal gruppo di hacker "Sabbath". Si presume che, come da direttive nazionali, l'Azienda sanitaria locale non pagherà i riscatti chiesti.
Cosa hanno rubato gli hacker
Il gruppo di cyber-criminali ha violato il sistema di 240 computer virtuali dell'Asl Napoli 3 Sud e ha rubato, come detto, il 90% dei dati sensibili. Ma gli hacker che tipo di file hanno rubato? Si tratta di foto di codici fiscali degli utenti, certificati medici di farmaci utilizzati per la cura del Covid, dati relativi ad aziende fornitrici, fatture, libretti pediatrici, concorsi, schede cliniche, reclami, numeri di telefono e prescrizioni mediche ai pazienti che hanno effettuato visite in ospedale o sedi Asl.