Asl Napoli 1, indagine della Finanza: appalti pilotati per favorire gli amici
All'interno delle "stanze dei bottoni" dell'Asl Napoli 1 ci sarebbe un gruppo di persone in grado di influenzare scelte amministrative, di pilotare gli appalti in cambio di voti e regali; una cricca che opererebbe alle spalle degli stessi vertici dell'Asl e che riuscirebbe a vanificare anche i controlli interni dell'Azienda Sanitaria e quelli dei carabinieri del Nas. È quello che ipotizza la Guardia di Finanza, in una indagine che era partita con l'analisi degli appalti legati al servizio antilegionella in ospedali e presìdi e che meno di un mese fa è sfociata in diverse perquisizioni.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno portato a un'informativa presentata al Tribunale del Riesame; gli indagati sono 19, tra cui dirigenti pubblici che sarebbero molto legati a un gruppo di imprese che lavorano con l'Asl e che, tramite proprio questi contatti, avrebbero ricevuto favoritismi in appalti, proroghe e anche nei controlli.
"Gli elementi probatori finora acquisiti – rileva la Guardia di Finanza – comproverebbero uno stretto sodalizio, nel quale sarebbero coinvolti imprenditori, dirigenti e dipendenti della pubblica amministrazione locale, nonché esponenti della realtà politica campana, tutti determinati a far ottenere l'aggiudicazione di gare ad evidenza pubblica per la fornitura di lavori e servizi a favore di società ad essi riconducibili".
L'inchiesta è condotta dai pm Antonello Ardituro, Simone De Roxas, Maria Di Mauro, Henry John Woodcock e parte da presunti illeciti nella gestione degli appalti relativi al servizio antilegionella. Ipotesi di reato, corruzione. Secondo la Procura alcune ditte, nonostante disservizi nella gestione e interventi senza contratto, avrebbero ottenuto contratti e proroghe.