Arrivati a Napoli altri 40 profughi afgani, in città già 20 famiglie con 30 bambini
Sono arrivati nel tardo pomeriggio di oggi Napoli gli altri 40 profughi provenienti dall'Afghanistan, in fuga dopo la presa di potere da parte dei Talebani. Lo comunica la Regione Campania, specificando che l'Unità di Crisi è già al lavoro per l'accoglienza e il censimento. Saranno ospitati, come quelli arrivati ieri, nel Covid Residence dell'Ospedale del Mare, nel quartiere Ponticelli, dove dovranno osservare il periodo di quarantena come disposto dalle norme anti Covid; nelle prossime ore verranno sottoposti al tampone molecolare.
Ieri mattina, intorno alle 5, erano arrivate a Napoli 20 famiglie, per complessivi 87 profughi; erano stati accolti da personale dell'Asl Napoli 1 Centro, dalla Protezione Civile e da volontari delle associazioni non profit, che hanno fornito generi di conforto, di prima necessità e giocattoli per i circa 30 bambini. Per uno degli afgani è stato necessario il ricovero a causa di un forte stato d'ansia e di una frattura al ginocchio. Anche loro sono ospitati temporaneamente nel Covid Residence, per la quarantena, e sono stati già sottoposti al tampone molecolare anti Covid, che la Regione ha deciso di utilizzare in aggiunta a quelli rapidi che sono stati già utilizzati a Roma; un profugo, risultato positivo, è stato posto in isolamento. Dopo la quarantena verrà avviato l'iter per lo status di rifugiato politico.
In Afghanistan, intanto, la situazione resta critica: oggi due kamikaze si sono fatti esplodere nell'aeroporto di Kabul. L'attentato è stato rivendicato dall'Isis. Si contano almeno 60 morti (tra cui 12 militari USA), i numeri sono purtroppo destinati a salire. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha confermato che non risultano italiani coinvolti.