Arrestato a Barcellona Antonio Pompilio “‘o Cafone”: il reggente degli Amato-Pagano era sfuggito al blitz
Era sfuggito al blitz del 12 novembre scorso, ma le forze dell'ordine hanno seguito le sue tracce e lo hanno scovato in Spagna: è stato arrestato a Barcellona Antonio Pompilio, detto "‘o Cafone", ritenuto tra i reggenti del clan Amato-Pagano, il gruppo di camorra conosciuto "gli Scissionisti" o anche "gli Spagnoli" proprio per gli appoggi su cui potevano contare nella penisola iberica. Il 47enne originario del quartiere Miano avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel principale business della cosca, ovvero l'importazione di stupefacenti dalla Spagna.
Preso a Barcellona reggente del clan Amato-Pagano
Pompilio è stato bloccato nella nottata di oggi, 17 gennaio, dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli con la collaborazione della Direzione Centrale Servizi Antidroga (DCSA), del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, di Europol e del Raggruppamento Operativo Speciale. per la fase esecutiva c'è stato il supporto di personale dell’Udyco – Policia National di Madrid. Le ricerche sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Il 47enne è tra i destinatari dell'ordinanza del gip di Napoli (emessa su richiesta della Dda) eseguita nel novembre scorso; è accusato, insieme agli altri indagati, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e aggravata dall'essere composta da più di dieci persone, dalla disponibilità di armi e dall'aver favorito gli "Amato-Pagano", attivi a Melito di Napoli e Mugnano di Napoli e con base a Gricignano d'Aversa (Caserta).
Chi è il ricercato arrestato in Spagna dai carabinieri
"‘o Cafone", viene ricostruito nell'ordinanza, ha scontato dieci anni di reclusione, dal 2009 al 2019. Di lui e del suo ruolo all'interno dell'organizzazione criminale, sia in merito alla droga sia nella gestione degli stipendi agli affiliati, hanno riferito diversi collaboratori di giustizia.
Secondo uno di collaboratori, Pompilio sarebbe uomo di fiducia della famiglia Amato, in particolare legato a Carmine Amato; il collaboratore ha riferito che nel 2008 era stato arrestato per traffico di droga in Sud America, dove era andato per trattare l'acquisto di stupefacenti per conto di Raffaele Amato.
Per il broker Raffaele Imperiale, Pompilio era rimasto come unico reggente libero sul territorio dopo l'arresto dei vertici degli Amato-Pagano ed era uno degli interlocutori con cui si interfacciava per la gestione delle consegne di stupefacenti. Il narcos ha aggiunto che Pompilio si riforniva da lui di cocaina, aveva anche contatti con le cosche calabresi e, per hashish e marijuana, aveva contatti propri in Spagna.
Anche Pasquale Cristiano, ex boss di Arzano, ha indicato Pompilio come reggente su Miano per gli Scissionisti e Bruno Carbone, broker della droga socio di Imperiale, ha raccontato dei suoi rapporti con "‘o Cafone" per la compravendita degli stupefacenti.