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Arrestato per omicidio proprietario di “Le tre caravelle”, Eccellenza Italiana 2020: “Killer del clan D’Alessandro”

In manette due presunti affiliati al clan di Castellammare di Stabia; uno è titolare di un ristorante premiato nel 2020 dal Ministero dello Sviluppo Economico.
A cura di Nico Falco
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Luciano Verdoliva nel ristorante "Le tre Caravelle"
Luciano Verdoliva nel ristorante "Le tre Caravelle"

Nel 2020 il suo ristorante pescheria, "Le tre Caravelle" di Castellammare di Stabia, aveva ottenuto anche il riconoscimento di "Eccellenze Italiane", il marchio registrato dal Ministero dello Sviluppo Economico; e non è difficile da credere: le recensioni positive, molte entusiaste, sono una miriade. Ma, secondo gli inquirenti, Luciano Verdoliva ha un passato che poco ha a che fare con la ristorazione: è stato identificato come l'esecutore materiale dell'omicidio di Carmine Paolino, ucciso il primo marzo 2005 nella cittadina stabiese.

Omicidio di camorra, arrestato ristoratore

L'uomo, 46 anni, è oggi tra i due destinatari dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Sarebbe stato lui l'esecutore, a premere due volte il grilletto contro la vittima, mentre a quell'agguato avrebbe partecipato Antonio Occidente, 50 anni, già detenuto per altra causa. L'agguato sarebbe da ricondurre al clan D'Alessandro, egemone a Castellammare di Stabia: per i due le accuse sono di omicidio, aggravato dalla premeditazione e dalla finalità di agevolare il gruppo di camorra.

Il provvedimento eseguito oggi dai carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata arriva al termine di indagini che si sono avvalse anche delle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. Secondo quanto ricostruito i due avrebbero attirato Paolino in un'automobile per poi ammazzarlo con due colpi alla testa e abbandonare il cadavere per strada.

Nel ristorante sequestrati 50 chili di pesce

Verdoliva è stato arrestato all'interno del suo ristorante (che oggi non risulta più presente nel registro delle Eccellenze Italiane). L'attività è stata sottoposta a controllo dai carabinieri del Nas, che hanno sequestrato 50 chili di prodotti ittici privi di tracciabilità, emesso sanzioni per 3.500 euro e diffidato per carenze igienico sanitarie; non è stata disposta la chiusura del ristorante.

Il post con cui il ristorante annunciava il riconoscimento
Il post con cui il ristorante annunciava il riconoscimento
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