Arrestato per droga Ciro, il ragazzo trans fidanzato con la giovane uccisa a Caivano
C'è anche Ciro Migliore tra le 24 persone arrestate dai carabinieri di Napoli questa mattina a Caivano. Il suo nome era finito sulle pagine di cronaca dopo che la fidanzata, Maria Paola Gaglione, era rimasta uccisa dopo un inseguimento in moto da parte del fratello (ora accusato di omicidio volontario), che non accettava la sua relazione con un uomo trans. Ciro Migliore è stato arrestato questa mattina, accusato di essere uno spacciatore. Il giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
La morte di Maria Paola Gaglione suscitò enorme scalpore mediatico in tutta Italia: la storia d'amore con Ciro Migliore finì sotto i riflettori e in molti videro nella transfobia un possibile movente per l'inseguimento del fratello di lei, che appena il mese scorso ha visto cambiare l'accusa nei propri confronti da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario. Una tesi che i familiari però hanno sempre respinto: già illo tempore, infatti, i genitori della ragazza spiegavano di non ritenere Ciro Migliore "persona affidabile", proprio per alcuni suoi precedenti legati sempre a fatti di droga.
Stamattina anche lui sono scattate le manette, dopo un maxi blitz all'alba di oggi dei carabinieri al Parco Verde di Caivano: operazione che ha riguardato anche numerose altre piazze di spaccio in tutt'Italia. Dalle indagini, durate anni, è anche emerso che la droga veniva venduta per telefono e consegnata da corrieri incensurati e spesso minorenni. In totale, sono state cinquantacinque le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Napoli, con 40 arresti: tra questi, appunto, il giovane Ciro Migliore.
Intanto, proprio per il fratello di Maria Paola Gaglione si aprirà a breve il processo, con l'udienza preliminare del prossimo 2 marzo. Michele Antonio Gaglione deve rispondere dell'omicidio volontario della sorella, deceduta in seguito alla caduta dal motorino sul quale viaggiava assieme a Ciro Migliore nella notte tra il 10 e l'11 settembre 2020 ad Acerra. Secondo gli inquirenti, l'incidente sarebbe stato provocato proprio dal fratello di lei, che nella caduta colpì violentemente con la testa un tubo per l'irrigazione a margine della strada.