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Arrestato Luigi Carella, considerato elemento di vertice del clan Licciardi di Napoli

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri questa mattina: è indiziato di vari reati e ritenuto elemento di vertice del clan interno all’Alleanza di Secondigliano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Arrestato alle prime luci dell'alba dai carabinieri Luigi Carella, 51 anni, ritenuto dagli inquirenti un elemento di vertice del clan Ricciardi di Napoli. L:uomo, portato in carcere, è gravemente indiziato di associazione di tipo mafioso, estorsione commessa con la finalità di agevolare il clan Licciardi e del reato di accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. Carella è considerato il luogotenente dell'Alleanza di Secondigliano a capo del gruppo criminale che controlla il Rione Berlingieri di Napoli e che farebbe capo a Maria Licciardi, sorella del defunto Gennaro, tra i fondatori dell'omonimo clan. Maria Licciardi, detta ‘a Piccirella, appena un anno fa era stata condannata per la prima volta come boss e non come affiliata ad una pena di 12 anni e 8 mesi di reclusione.

Carella è stato arrestato questa mattina dai Carabinieri dei Nucleo Investigativo di Napoli, con la collaborazione in fase esecutiva del personale del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e della Compagnia Carabinieri di Napoli Stella. Secondo gli inquirenti sarebbe un elemento di vertice del clan Licciardi, facente parte della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano” e che opera principalmente nei quartieri settentrionali di Napoli, tra la Masseria Cardone, il Rione Berlingieri e il Rione Don Guanella, ma anche nel Vasto, il quartiere del Centro Storico immediatamente a ridosso della Stazione Centrale di Napoli. Carella è anche gravemente indiziato, oltre che di estorsione con l'aggravante mafiosa di aver favoriti il clan, anche del reato di accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

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