Arrestato il cugino dell’ex boss La Torre: estorsioni a politico e a imprenditore a Mondragone
A Mondragone era tornato da un annetto, dopo avere scontato una lunga detenzione a cui si sono aggiunti altri due anni di lontananza forzata sulla base di un provvedimento emesso nei suoi confronti. Ma, non appena avrebbe rimesso piede nella cittadina del Casertano, avrebbe ripreso con le estorsioni, in modo indiscriminato: ricostruzione dei carabinieri che ha portato alle manette per Tiberio Francesco La Torre, 65 anni, cugino dell'ex capoclan e oggi collaboratore di giustizia Augusto La Torre. L'uomo è accusato di avere imposto estorsioni ad un grosso imprenditore locale e di avere tentato di taglieggiare anche un politico di Mondragone.
L'ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, è stata eseguita ieri, 16 maggio, dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone. Il provvedimento arriva al termine degli accertamenti dei militari, partiti in seguito alle denunce presentate ai carabinieri di Mondragone. Stando alle risultanze investigative, Tiberio Francesco La Torre, scarcerato nel 2020, avrebbe preso di mira prima l'imprenditore, titolare di diverse aziende attive nel comune casertano, e poi attraverso la vittima avrebbe cercato di estorcere denaro anche al politico, dal quale avrebbe preteso 50mila euro; le condotte sarebbero andate avanti fino all'8 maggio 2024.
La Torre è accusato di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso, in quanto si sarebbe avvalso della forza intimidatrice proveniente dall'appartenenza al gruppo di camorra che fu fondato dal cugino e che, per anni, ha spadroneggiato a Mondragone, inquadrato nell'orbita del cartello dei Casalesi.