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Arrestato il boss Massimiliano Esposito, “lo Scognato” di Bagnoli era ricercato da un mese

Preso a Qualiano (Napoli) il ricercato Massimiliano Esposito, alias “lo Scognato”, ritenuto a capo del clan di camorra di Bagnoli.
A cura di Nico Falco
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I poliziotti lo hanno atteso appostati nelle vicinanze dell'hotel di Qualiano (Napoli) dove aveva trovato rifugio, hanno aspettato che rientrasse e sono passati all'azione: si è conclusa così la fuga di Massimiliano Esposito, ritenuto capo del clan omonimo di Bagnoli, periferia Ovest di Napoli, e ricercato da circa un mese, da quando c'era stato il blitz contro il gruppo criminale. Le accuse sono di associazione mafiosa, detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, detenzione di armi – comuni e clandestine – e porto il luogo pubblico delle stesse, tutti reati aggravati dal metodo mafioso.

Arrestato a Qualiano il boss latitante Esposito

Il 53enne era scampato alle manette lo scorso 17 settembre, quando i poliziotti avevano eseguito una ordinanza per 13 persone; era stato poi dichiarato ufficialmente latitante. Esposito, ritenuto capo e promotore del clan, era destinatario anche di una seconda ordinanza, individuato come mandante di un omicidio avvenuto nel Rione Traiano nel 2000 (questo secondo provvedimento è stato annullato dal Riesame). Quella notte era riuscito a scappare anche un altro presunto affiliato, arrestato due giorni dopo in una villetta di Castel Volturno (Caserta).

Indagini sulle coperture del boss

Gli agenti della Mobile, che hanno operato insieme ai colleghi del commissariato di Bagnoli, erano sulle tracce di Esposito dalla notte del blitz. Probabilmente l'uomo non ha mai lasciato la zona, muovendosi tra Napoli e l'immediata provincia e cambiando spesso rifugi, contando anche sugli appoggi nella malavita organizzata locale e sui legami col clan Licciardi dell'Alleanza di Secondigliano.

Nei giorni scorsi i segugi della Polizia di Stato hanno individuato l'hotel di Qualiano come possibile nascondiglio, si sono appostati e hanno atteso che "lo Scognato" rientrasse. L'uomo non ha opposto resistenza ed era disarmato. Nel corso delle perquisizioni non sono stati trovati documenti falsi (Esposito non era registrato come ospite) ed è stato trovato del denaro contante, non una grossa quantità ma ritenuto sufficiente per gli spostamenti e il sostentamento.

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