Arrestato a Marano il latitante Cesaro, broker della cocaina dal Sudamerica a Napoli

Il 52enne era ricercato da un anno, è ritenuto vicino al clan Nuvoletta-Orlando-Polverino; durante il blitz ha tentato la fuga, ferendosi mentre scavalcava una recinzione.
A cura di Nico Falco
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I carabinieri lo hanno scovato in una villetta alla periferia di Marano, in provincia di Napoli. Struttura circondata e, quando sono arrivati al cancello blindato, lui si è accorto del blitz e ha tentato la fuga: si è ferito scavalcando un cancello, è corso in campagna ma alla fine ha dovuto arrendersi, tutta l'area era stata circondata. È finita così la fuga di Pasquale Cesaro, 52 anni, ritenuto vicino al clan "Nuvoletta – Orlando – Polverino" e, secondo gli investigatori, uomo di punta del traffico di cocaina dal Sudamerica alla provincia di Napoli.

La cocaina dal Sudamerica a Napoli

Cesaro era stato coinvolto in una grossa inchiesta sul narcotraffico internazionale già una decina di anni fa, quando le forze dell'ordine smantellarono una organizzazione, guidata dal cognato del boss Gionta, che importava cocaina dal Sudamerica in Spagna e Olanda e la smistava a Torre Annunziata per il clan Di Gioia e a Marano per i Nuvoletta.

Il 52enne deve scontare 16 anni e 8 mesi di reclusione, condanna inflitta proprio per traffico internazionale di stupefacenti ma che non è stata mai eseguita perché, dal 1 luglio 2023, l'uomo era sparito. I carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, non hanno mai smesso di cercarlo, fino a individuare la villetta di Marano come suo nascondiglio. Il blitz è partito in piena notte, alle 3 di oggi, 14 agosto.

Il blitz a Marano, villetta circondata

Questa notte quaranta carabinieri, del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e del Ros di Napoli, hanno circondato la villetta di via Eduardo de Filippo. Nell'abitazione, oltre a Cesaro, c'erano un 43enne e due donne, sedute a fumare intorno ad un narghilè.

Al momento dell'irruzione il latitante ha tentato la fuga, ha imboccato una porta sul retro e ha scavalcato la recinzione, ferendosi ad una gamba con uno spuntone di metallo. Ha tentato ancora di scappare nelle campagne circostanti la villetta ma si è trovato braccato: tutta l'area era stata circondata dalle pattuglie, arrivate a fari spenti per non farsi notare.

L'uomo è stato portato nel carcere di Secondigliano. Il 43enne che era con lui è stato arrestato per averlo aiutato nella latitanza; dovrà rispondere di procurata inosservanza di pena. Lo stesso reato è stato contestato alle due donne, che sono state denunciate in stato di libertà.

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