Arrestato a Dubai Mauriello, killer e narcos del clan Amato-Pagano vicino a Imperiale
Pezzo da novanta della camorra napoletana, in quota clan Amato-Pagano, accusato di tre omicidi nella "Terza Faida di Scampia" e uomo di punta per il narcotraffico dell'area nord: eccolo, Raffaele Mauriello, classe '89, detto ‘o Chiatto, arrestato nei giorni scorsi a Dubai, negli Emirati Arabi. Latitante da quasi tre anni, sulla sua testa pendono 3 provvedimenti cautelari della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per omicidio, associazione mafiosa e finalizzata al traffico di stupefacenti.
Il 29enne napoletano, considerato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale tra i latitanti di massima pericolosità, è stato bloccato lo scorso 14 agosto. L'arresto è arrivato al culmine delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile (dirigente Alfredo Fabbrocini), col supporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, e concretizza una intensa attività di collaborazione tra ministero della Giustizia e Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, attraverso le Agenzie di Interpol ed Europol. Il ministero della Giustizia sta perfezionando le intese per completare le procedure di estradizione in tempi brevi.
Dieci giorni prima, il 4 agosto, era finita la latitanza di Imperiale. E proprio vicino a "Lello Ferrarelle" risulta Mauriello: secondo gli inquirenti curava l'importazione e la distribuzione di grosse quantità di cocaina per conto del cartelllo "Amato-Pagano". Mauriello è accusato del duplice omicidio di Andrea Castello e Antonio Ruggiero (uccisi nel 2014 a Casandrino, in provincia di Napoli) e della morte di Fabio Cafasso, ammazzato a Scampia nel 2011, tutti delitti maturati nella cosiddetta "Terza faida di Scampia".