Arrestati i tre superboss del clan Mazzarella: erano pronti a fuggire all’estero
Associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso: con queste accuse sono stati sottoposti a fermo Michele Mazzarella, 44 anni, Ciro Mazzarella, 51 anni, e Salvatore Barile, 38 anni, ritenuti dagli inquirenti ai vertici del clan Mazzarella, uno dei due cartelli che, contrapposto a quello dell'Alleanza di Secondigliano, si contende il predominio camorristico su Napoli e provincia; i tre sono stati tradotti in carcere.
I tre sono stati bloccati dalla Squadra Mobile di Napoli e dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, con la collaborazione degli agenti della Polizia Ferroviaria di Genova; il decreto di fermo è stato disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e segue di pochi giorni il blitz con cui sono finite in manette 25 persone ritenute legate allo stesso clan.
In manette i tre superboss del clan Mazzarella
I tre destinatari del provvedimento sono gravemente indiziati come promotori del cartello egemone in diverse aree di Napoli (Forcella, Maddalena, San Giovanni a Teduccio, la zona del Connolo nel rione Sant'Alfonso, le Case Nuove, il quartiere Mercato, Porta Nolana e rione San Gaetano) e della provincia (comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Pomigliano e Somma Vesuviana). Salvatore Barile e Michele Mazzarella, in particolare, sono gravemente indiziati di diversi episodi estorsivi ai danni di pregiudicati costretti a pagare una quota al clan per lo svolgimento di attività illecite.
I boss pronti a scappare: Michele Mazzarella preso a Pisa
Per gli inquirenti i cugini Michele e Ciro Mazzarella (figli dei fratelli capiclan Vincenzo e Gennaro Mazzarella) e Salvatore Barile erano già pronti a scappare all'estero, probabilmente nel timore che venisse eseguita una ordinanza anche contro di loro. Per questo motivo, sussistendo il pericolo di fuga, la Direzione Distrettuale Antimafia ha deciso di emettere il decreto di fermo.
Michele, che tra i tre ricopriva il ruolo meno preminente, è stato preso a Pisa; nel blitz di pochi giorni fa era stata arrestata la madre, Antonietta Virenti, 64 anni, vedova del capoclan Vincenzo Mazzarella. Il blitz era arrivato al termine di indagini concentrate sul periodo tra il 2020 e il 2022, quindi dalla scarcerazione di Michele Mazzarella.
Napoli divisa tra Mazzarella e Alleanza di Secondigliano
Per gli inquirenti il cartello dei Mazzarella costituisce una delle due macroaree della camorra napoletana, contrapposto all'Alleanza di Secondigliano. Nell'ultima relazione della Dia vengono descritte anche le strategie criminali dei due gruppi: mentre i clan dell'Alleanza di Secondigliano puntano al controllo del tessuto economico, i Mazzarella mirano alle tangenti sui grossi appalti.