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Arrestata una suora: avrebbe rubato oro, gioielli e una reliquia di San Nicola dalla Diocesi di Ariano Irpino

Una Madre Superiora arrestata e ai domiciliari: avrebbe sottratto oro, gioielli e perfino una reliquia di San Nicola di Bari dalla Diocesi di Ariano Irpino.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Una suora appartenente alla Congregazione dello Spirito Santo è stata arrestata dai carabinieri di Ariano Irpino, nell'Avellinese, perché gravemente indiziata di furto, pluriaggravato anche per avere per oggetto beni destinati alla pubblica reverenza e con violenza sulle cose, di gioielli e monili d’oro ex voto custoditi presso la Curia Vescovile di Ariano Irpino, dove la donna ricopriva l’incarico di Madre Superiora.

Le indagini sono partite dopo la denuncia del Vescovo di Ariano Irpino, dopo la scoperta di diversi ammanchi di oro votivo nelle parrocchie della Diocesi arianese. Gli accertamenti delle forze dell'ordine hanno fatto sì che emergesse come la suora, che aveva le chiavi di accesso al locale dove era custodito l'oro votivo, si sarebbe impossessata di gioielli d'oro d'argento appartenenti a diversi parrocchie della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, tra cui le parrocchie di Santa Maria delle Fratte e Sant’Euplio di Castel Baronia, Santa Maria Assunta in Cielo di Ariano Irpino, San Sossio Baronia, Santa Maria della Neve in Morroni di Bonito, San Nicola Vescovo di Savignano Irpino, San Giovanni Battista di Carife, Madonna del Carmine in Ariano Irpino e San Giovanni Battista in Ariano Irpino, nonché della reliquia di San Nicola di Bari, incastonata in un medaglione di metallo.

Dalle indagini successive, è emerso che i gioielli sarebbero stati ceduti ad esercizi commerciali del settore, con un guadagno di circa 80mila euro. Cessione che, spiegano gli inquirenti, avrebbe causato la perdita irrimediabile di gran parte dell'oro votivo, sottoposto ad operazioni di fusione e recuperato solo in parte, sotto forma di un lingotto d'oro sequestrato presso un esercente, ma anche di gioielli e bracciali recuperati nella stanza di San Cesareo, dove la suora era nel frattempo stata trasferita: qui, una parte dei gioielli è stata ritrovata perfino nella cesta dei panni sporchi. Per la donna sono scattati così gli arresti domiciliari, vista la confessione resa in sede di convalida del fermo e del pericolo di una fuga all'estero, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.

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