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Arrestata Lucia Simeone, collaboratrice di Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia

La donna, colpita da un mandato di arresto europeo, è accusata di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione. Arrestata, è stata portata in carcere a Napoli.
A cura di Valerio Papadia
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Lucia Simeone. A destra, Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia
Lucia Simeone. A destra, Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia

È stata arrestata nel Casertano nella mattinata odierna, giovedì 20 marzo, Lucia Simeone, collaboratrice dell'eurodeputato napoletano  Fulvio Martusciello, attuale capodelegazione di Forza Italia al Parlamento europeo. La donna era destinataria di un mandato di arresto europeo, emesso dalle autorità belghe per associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione. Lucia Simeone, detta Luciana, originaria di Ercolano, raggiunta e arrestata dalla Polizia di Stato, è stata portata nel carcere napoletano di Secondigliano.

Sabato 22 marzo, a quanto si apprende, è previsto l'interrogatorio nel carcere della periferia Nord di Napoli; Simeone è assistita dall'avvocato Antimo Giaccio. Non è ancora chiaro se l'arresto della collaboratrice del politico di centrodestra sia da inserirsi nell'inchiesta Eurogate; soltanto qualche giorno fa, però, nell'ambito dell'inchiesta in manette era finito il portoghese Nuno Wahnon Martins, ex consulente proprio dell'eurodeputato di Forza Italia.

L'inchiesta Eurogate che ha travolto il Parlamento Europeo

La scorsa settimana sono stati eseguiti 9 fermi e 21 perquisizioni su impulso della Procura belga: secondo gli inquirenti, la nota azienda tecnologica cinese Huawei, colosso che produce rete e telecomunicazioni, smartphone ed elettronica di consumo, avrebbe esercitato pressioni su alcuni eurodeputati di Bruxelles, richiedendo favori in cambio di inviti ad eventi, viaggi, denaro, soggiorni in hotel e biglietti per partite di calcio che i deputati del Parlamento Europeo coinvolti non avrebbero dichiarato.

L'inchiesta della Procura Europea sulle irregolarità nelle note spesa

Qualche giorno fa, i quotidiani belgi Le Soir e Knack, hanno riportato una notizia secondo la quale proprio Martusciello, insieme all'ex eurodeputato di Azione, Giuseppe Ferrandino, è finito otto la lente della Procura europea (Eppo) per presunte irregolarità nelle note spesa.

Secondo l'Eppo, i due si sarebbero firmati a vicenda la partecipazione ai lavori parlamentari. Ciò sarebbe accaduto anche quando solo uno dei due era effettivamente presente. Obiettivo, secondo l'accusa, era incassare il massimo dei rimborsi. La lente degli investigatori si sarebbe accesa notando delle incongruenze a seguito della segnalazione di un funzionario incaricato di registrare le presenze. Dubbi sarebbero stati sollevati anche su alcuni rimborsi per i trasporti. Martusciello aveva subito respinto ogni addebito, affermando che si tratta di «questioni risalenti a quattro anni fa, già chiarite con gli uffici dell'Europarlamento».

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