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Armi, droga e voti comprati per 50 euro: 9 arresti nel Napoletano, sgominate due bande

I carabinieri hanno sgominato due bande di spacciatori attive nel Napoletano; alcuni degli indagati avrebbero comprato voti per due candidati per le elezioni di Grumo Nevano del 2019.
A cura di Nico Falco
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Una delle due bande di spacciatori sgominate dai carabinieri all'alba, collegate entrambe al clan Verde, si sarebbe interessata anche alle elezioni e avrebbe acquistato voti per cinquanta euro per favorire due candidati alle amministrative del 2019 di Grumo Nevano (Napoli). La circostanza emerge dalle indagini che hanno portato alla misura cautelare eseguita oggi, 20 aprile, a carico di 9 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, aggravati da modalità e finalità mafiose.

Le indagini, svolte dal marzo al dicembre 2019, hanno permesso di ricostruire l'organizzazione di due distinti gruppi criminali, operanti nei comuni di Sant'Antimo, Casandrino e Grumo Nevano, in provincia di Napoli, guidati uno dal 39enne Armando Angelino e l'altro dal 49enne Antimo Ceperano, entrambi di Sant'Antimo e per gli inquirenti collegati al clan Verde. Durante le operazioni sono stati sequestrati, nel tempo, ingenti quantità di droga (tra hashish, cocaina e marijuana), armi di vario tipo e ordigni esplosivi artigianali. Il provvedimento, emesso dal Tribunale su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Giugliano in Campania.

Il voto di scambio per le elezioni di Grumo Nevano del 2019

Il gruppo che faceva capo ad Angelino si sarebbe interessato alle elezioni amministrative di Grumo Nevano del 2019. In particolare, alcuni dei componenti avrebbero comprato per 50 euro il voto di numerosi elettori; i soldi sarebbero stati forniti da due candidati al Consiglio Comunale (poi eletti), che nell'indagine figurano indagati per corruzione elettorale semplice. Quell'amministrazione è poi caduta.

Sgominate due bande di spacciatori nel Napoletano, le misure cautelari

Nel blitz di oggi sono stati sottoposti a misura cautelare 9 indagati. Disposto il carcere per Angelino Armando (porto illegale di arma comune da sparo), Antimo Belardo, 30 anni (porto illegale di arma comune da sparo), Salvatore di Domenico, 37 anni (associazione finalizzata al traffico di droga e spaccio), Gaetano Pecoraro, 24 anni (associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio), Antimo Ceparano (associazione finalizzata al traffico di droga e spaccio), Carmine Petito, 35 anni (associazione finalizzata al traffico di droga e spaccio), Nicola Rinaldo, 34 anni (associazione finalizzata al traffico di droga e spaccio). Disposti gli arresti domiciliari per Francesco Ianniciello, 25 anni, e Angela Belardo, 37 anni, accusati rispettivamente di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e di porto illegale di arma comune da sparo.

Appello di 28 parlamentari contro le infiltrazioni nella politica

Ventotto parlamentari, eletti tra Napoli e provincia, hanno diffuso un appello per chiedere atti concreti contro le infiltrazioni mafiose nella politica. I firmatari sono Sandro Ruotolo, Maria Domenica Castellone, Valeria Valente, Paolo Siani, Gilda Sportiello, Salvatore Micillo, Paola Nugnes, Vincenzo Presutto, Gianluca Cantalamessa, Carmen di Lauro, Iolanda Di Stasio, Paolo Russo, Andrea Caso, Raffaele Mautone, Nicola Morra, Alessandro Amitrano, Doriana Sarli, Silvana Nappi, Raffaele Topo, Teresa Manzo, Francesco Urraro, Luigi Gallo, Luigi Iovino, Sergio Puglia, Sergio Vaccaro, Conny Giordano, Silvana Giannuzzi, Gianfranco Di Sarno. Il testo della nota diffusa dai parlamentari:

Due clan avrebbero sponsorizzato dei candidati alle elezioni del rinnovo del Consiglio comunale di Grumo Nevano lo denunciamo da tempo: la camorra si relaziona con l'imprenditoria, con la finanza e con la politica. E, se la politica non recide i suoi rapporti con la camorra, non riusciremo a sradicare questo fenomeno.

Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza democratica con migliaia di cittadini privati di diritti costituzionali: pensiamo al Comune di Castellammare di Stabia, sciolto per infiltrazioni della camorra, a giorni potrebbero essere sciolti dal Consiglio dei ministri anche Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano, stessi provvedimenti già sono stati adottati per Sant'Antimo, Villaricca, Marano. Di recente abbiamo segnalato aspetti problematici anche per il Comune di Melito di Napoli e, date le notizie di oggi, la stessa cosa dovrà esser fatta per Grumo Nevano.

Gran parte della politica è assente, anche di fronte alle sollecitazioni del Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che recentemente in Commissione antimafia aveva sollevato il problema dell'inquinamento politico e della selezione delle classi dirigenti. Noi sosteniamo che i partiti, le liste civiche, i movimenti devono impegnarsi con atti concreti e riscontrabili a non candidare alle elezioni comunali coloro i cui nomi sono associabili a gruppi della criminalità organizzata presenti sul territorio.

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