Il figlio del boss temeva l’agguato: in auto con giubbotto antiproiettile e scorta armata
Era in giro con una vera e propria scorta armata, mentre lui indossava un giubbotto antiproiettili: ma sono incappati in un controllo dei carabinieri e sono stati scoperti. La vicenda è accaduta su via Gabriele Jannelli al Vomero, distante dall'ingresso della Tangenziale di Napoli. L'uomo armato è stato arrestato per porto abusivo di arma clandestina aggravato dal metodo mafioso: è ritenuto essere persona "vicina" al clan Grimaldi ed è stato portato nel carcere di Secondigliano in attesa di giudizio. I militari dell'Arma stanno invece indagando per ricostruire tutta la vicenda.
La pattuglia dei militari dell'Arma era impegnata nei normali controlli alla circolazione stradale, quando hanno notato l'automobile con a bordo sei persone all'altezza di via Gabriele Jannelli, vicino l'ingresso della Tangenziale di Napoli. Alcuni di essi erano volti noti e così i carabinieri hanno deciso di fermarli per un controllo: a bordo della vettura c'era Ciro Granillo, 31enne originario di Soccavo, che aveva con sé una pistola Beretta pronta a sparare calibro 9×21 con matricola abrasa e 10 colpi nel caricatore. Ma l'attenzione si è spostata velocemente su un altro, un 44enne che aveva un giubbotto antiproiettile addosso: fonti di Fanpage.it riferiscono che si tratterebbe di Pasquale Grimaldi, figlio del boss Ciro, detenuto in regime di 41 bis e soprannominato Settirò. Gli altri quattro passeggeri, tra i 20 ed i 30 anni, sarebbero invece risultati "puliti" dai controlli. Sequestrata l'arma e il giubbotto antiproiettile, mentre il 31enne è stato arrestato per porto abusivo di arma clandestina, aggravato dal metodo mafioso ed è ora in attesa di comparire davanti al giudice nel carcere di Secondigliano.