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Apre il loculo di famiglia e trova un cadavere insanguinato: “Addosso al corpo di mio padre”

“Nel loculo di famiglia c’è una salma che non ci appartiene. Avvolta in un lenzuolo, sporca di sangue”. È la denuncia di Luigi Amato, 65 anni, che si è recato al cimitero di Poggioreale (Napoli) per deporre le ceneri della madre appena defunta. “Il cadavere buttato sopra mio padre, l’ha sporcato. Siamo sconvolti. Come è stato possibile?”
A cura di Francesca Del Boca
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"Nel loculo di famiglia c’è una salma che non ci appartiene, è  il cadavere di uno sconosciuto. Avvolto in un lenzuolo, sporco di sangue".

È la denuncia di Luigi Amato, 65 anni, che si è recato al cimitero di Poggioreale (Napoli) per deporre le ceneri della madre appena defunta. Ma, una volta aperto il loculo per riunire le spoglie dei due genitori, si è trovato davanti una bruttissima (e dolorosa) sorpresa.

"Il cadavere è stato buttato addosso alla salma di mio padre. L’ha anche sporcata. Ma com’è possibile?", racconta sconvolto a Il Corriere del Mezzogiorno. Così, per vederci più chiaro, il 65enne e i fratelli hanno sporto denuncia ai Carabinieri della stazione di Poggioreale. "Una situazione terribile. Le salme dei nostri cari sporche, i corpi profanati".

Il cadavere sconosciuto nel loculo di famiglia: "Era sporco di sangue"

Il sospetto che qualcosa non andasse, in realtà, in famiglia c'era da un po'. "Tempo fa mio fratello si accorse che vicino al loculo c’era un forte cattivo odore", racconta l'uomo. "Chiese così ai responsabili della cappella se fosse normale. Risposero di sì. Ora mi chiedo se per caso non fosse collegato a quella salma: forse era stata appena stata messa lì. D’altra parte ci hanno raccontato che qualcuno, di notte, aveva rubato tutti i fiori messi sulle tombe. Dunque, a quanto pare, di notte, tutto può accadere".

La denuncia di Luigi Amato: "Come è potuto accadere?"

Può accadere anche di ritrovarsi un cadavere senza nome, insanguinato, gettato addosso a quello dei propri cari. Nella cappella Donna Regina, all'interno del cimitero napoletano, oltre alle quattro salme presenti ("quella di mio padre, di mio fratello Vincenzo, di mia nonna e mia zia paterne"), c'era infatti anche lui. Il corpo senza nome.

"Una quinta salma non meglio identificata sulla quale qualcuno aveva anche poggiato una boccettina di vetro contenente il nome e cognome di mio fratello defunto, che era lì accanto. Ma quei resti non sono i suoi, e noi della famiglia non abbiamo autorizzato nessuna sepoltura".

La domanda, insomma, è solo una. E Luigi non sa farsene una ragione, amareggiato e spaventato. "Com’è potuto accadere?". Resta ancora lo shock. "Non abbiamo ancora elaborato la cosa. Siamo sconvolti. Non si può neanche dire cosa abbiamo provato".

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