Dopo l’appello di Marotta, tanti pronti ad aiutare l’attore di Ciribiribì Kodak: “Fermate le ruspe”
Tante le telefonate e tante le attestazioni di affetto per l'attore campano Davide Marotta, 60 anni, che negli anni Ottanta diventò notissimo grazie ad un fortunato spot in cui era l'alieno della Kodak e salutava con un «Ciribiribì» diventato un modo di dire in quegli anni. Marotta ha raccontato a Fanpage.it che rischia anche di perdere la casa di Napoli dove è nata sua mamma e dove la sua famiglia vive da tre generazioni per presunti abusi edilizi che l'attore respinge con forza, sostenendo la legalità e la liceità della propria condizione. Nella masseria insieme al noto attore napoletano vivono anche il fratello e la mamma di 88 anni.
Martedì prossimo dovrebbe essere dato seguito al primo atto che porterà alla demolizione del manufatto, ma «Ciribiribì Kodak» non ci sta. Si è sparsa in zona insistente voce di un presidio pacifico di protesta davanti l'abitazione del simpatico attore da parte di conoscenti e amici pronti a garantirgli supporto e chiedere al Comune un provvedimento che salvi l'alloggio e chi ci vive.
Il nostro giornale ha spiegato chiaramente la vicenda che caratterizza questo immobile ultracentenario:
Si tratta di un ex rudere, risalente alla fine dell'Ottocento, in via Cupa del Principe a Poggioreale, nei pressi del Parco Aldebaran.
Dopo un lungo braccio di ferro con il Comune di Napoli per presunti abusi edilizi, Marotta ha vinto il ricorso al Tar nel 2017, che ha sospeso il diniego di condono del Municipio, in quanto l'immobile sarebbe all'interno dell'area di rispetto cimiteriale, ma il vincolo sarebbe stato posto successivamente alla ristrutturazione.
L'appartamento, quindi, per il Comune è condonabile. Ma la Procura di Napoli – che ha seguito un iter diverso per l'abbattimento – ne ha ordinato lo stesso la demolizione.
La storia di Davide Marotta è particolarissima: affetto da nanismo (è alto 1 metro e 15) fu scelto per lo spot della Kodak e fu subito un successo nazionale. Poi le sue qualità artistiche lo portarono anche a interpretare altri ruoli importanti ne "La passione di Cristo" di Mel Gibson, e in "Pinocchio" di Matteo Garrone, dove indossò i panni del Grillo Parlante. Attualmente è in teatro con Sal Da Vinci.