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Appalti e camorra: assolto Carmine Antropoli, l’ex sindaco di Capua

Assolto “per non avere commesso il fatto” Carmine Antropoli, ex sindaco di Capua: era accusato di abuso d’ufficio per non avere revocato un appalto.
A cura di Nico Falco
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Si chiude con una assoluzione "per non avere commesso il fatto" il processo, celebrato con rito abbreviato, a carico di Carmine Antropoli, ex sindaco di Capua (Caserta); il medico del Cardarelli rispondeva, tra l'altro, di abuso d'ufficio, per un suo mancato intervento in una vicenda di appalti: era accusato di non avere disposto la revoca di una aggiudicazione ad una ditta riconducibile alla fazione Zagaria del clan dei Casalesi a seguito di una interdittiva antimafia.

Il gip Fabio Provvisier, lo stesso che all'inizio del procedimento giudiziario aveva disposto il carcere per Antropoli, ha inoltre ritenuto insussistente l'aggravante mafiosa anche per gli altri capi di accusa contestati (abuso d'ufficio e turbativa d'asta) e quindi ha disposto l'improcedibilità per prescrizione. Assolti anche gli altri imputati, tra cui il dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Capua. L'unica condanna che è stata emessa oggi è stata per il collaboratore di giustizia Francesco Zagaria: 4 anni di reclusione.

Antropoli, tramite il suo legale, l'avvocato Mauro Iodice, si è detto commosso per la sentenza che ha "sancito la sua lontananza dagli ambienti del crimine organizzato", sottolineando che in questi anni la sua fiducia nel sistema Giustizia è rimasta immutata. Già nel maggio 2022 il medico aveva ottenuto una precedente assoluzione "perché il fatto non sussiste" dall'accusa di avere stretto patti con il clan Zagaria.

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