Appalti al Rione Terra, anche Figliolia ai domiciliari. Ma la Procura chiede il carcere per i 4 indagati
Dopo Nicola Oddati, anche Vincenzo Figliolia, ex sindaco di Pozzuoli (Napoli), ha lasciato il carcere ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari; la stessa decisione è stata presa per l'imprenditore Salvatore Musella e per Giorgio Palmucci, ex presidente dell'Enit. I quattro erano stati arrestati lo scorso 15 gennaio, nell'ambito di una inchiesta su appalti e corruzione che riguardava anche la realizzazione e la gestione di un complesso turistico-alberghiero che avrebbe dovuto sorgere sulla Antica Rocca del Rione Terra.
Per i magistrati i quattro sono i cardini dell'inchiesta: in particolare Figliolia e Oddati avrebbero cercato di agevolare l'imprenditore Musella nella gara d'appalto, il funzionario regionale avrebbe ottenuto in cambio soldi e regali; le indagini sono state svolte dalla Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, sono emerse presunte irregolarità anche in appalti in Puglia e Calabria, nelle quali ci sarebbe stato il coinvolgimento di politici locali, anche loro, come Oddati, in quota Pd.
Nel corso dell'interrogatorio i quattro avevano negato ogni addebito; Oddati aveva spiegato avere un rapporto di amicizia con Musella e aveva sostenuto che le grosse somme contanti trovate in suo possesso e che gli erano state consegnate dall'imprenditore non erano tangenti ma dei prestiti. La Procura di Napoli, dopo aver manifestato parere contrario alla concessione dei domiciliari, ha deciso di fare ricorso al Riesame chiedendo il carcere per l'accusa di associazione per delinquere (precedentemente l'arresto era stato negato per questa accusa ma concesso per i reati di turbativa d'asta e traffici di influenze).