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Aperta inchiesta sulla morte di Giovanni Egizio, travolto nel cantiere della metro a Napoli

La Procura di Napoli ha disposto il sequestro della salma del 60enne, travolto da un furgone mentre era al lavoro la mattina del 5 ottobre.
A cura di Nico Falco
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La vittima, il 60enne Giovanni Egizio
La vittima, il 60enne Giovanni Egizio

La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sulla morte di Giovanni Egizio, l'operaio di 60 anni che, ieri mattina, è deceduto mentre era al lavoro nel cantiere Eav della metropolitana di Napoli, in via Giaime Pintor, zona Secondigliano. L'uomo, questa la ricostruzione su cui stanno lavorando gli inquirenti, sarebbe stato travolto da un furgone in retromarcia durante una manovra; sarebbe morto sul colpo, inutili i tentativi di soccorso.

Sul luogo dell'incidente sono intervenute le volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Polizia di Stato. Nel pomeriggio di ieri la salma è stata sequestrata, così come il mezzo dell'investimento, un furgone Iveco. Effettuati i rilievi nel cantiere, volti a ricostruire nei dettagli la tragedia e capire se sono state rispettate le norme di sicurezza sul lavoro.

Nei prossimi giorni è previsto il conferimento dell'incarico per l'autopsia. Le indagini sono affidate alla Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura. Egizio, originario di Brusciano, in provincia di Napoli, era dipendente di una ditta impegnata nel cantiere per la realizzazione della tratta metropolitana tra Piscinola e Capodichino. Secondo i dati diffusi dalla Fillea-Cgil, Egizio è la 71esima vittima sul lavoro in Campania.

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