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Antonio Morione, ucciso da rapinatori a Boscoreale

Antonio Morione, ucciso dopo rapina, il cognato: “Ora la giustizia serve a poco”. Lutto cittadino a Boscoreale

Luigi, cognato di Antonio Morione: “Siamo cresciuti insieme, Antonio lavorava giorno e notte. Pure che arriva la giustizia serve a ben poco, i figli dovranno crescere senza un padre”.
A cura di Gaia Martignetti
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Luigi, cognato di Antonio Morione, è comprensibilmente provato da telefonate, domande, dal dolore per una morte assurda, quella del 41enne pescivendolo ucciso dai rapinatori cui si era opposto ieri sera a Boscoreale. Affida a poche, sentite e commosse parole, il suo ricordo di Antonio:

Una perdita enorme riusciva a farsi volere bene anche da chi non lo conosceva. Siamo cresciuti quasi insieme, Antonio lavorava giorno e notte. Si muore anche meno per un pugno di soldi però fa male. Non chiediamo giustizia ma tranquillità, serenità… pure che arriva la giustizia serve a ben poco.

Comunque lui non tornerà indietro, i figli dovranno crescere senza un padre, la moglie dovrà fare da padre e da madre. Per i figli la giustizia serve a poco, poi ognuno farà i conti con la propria coscienza.

Già oggi, vigilia di Natale, per volontà del sindaco facente funzione Francesco Faraone, è stato proclamato lutto cittadino a Boscoreale. La notizia è stata choccante, anche perché si tratta di una famiglia con un'antica tradizione nella commercializzazione di prodotti ittici. Tanti avevano conosciuto prima di Antonio suo padre, impegnato assieme ad altri parenti nell'attività, e poi  Antonio e suo fratello Giovanni, titolari a loro volta di due esercizi commerciali posti a poche centinaia di metri l'uno dall'altro su quella che è una lunga arteria viaria che conduce fino a Torre Annunziata.

Antonio Morione
Antonio Morione

Le due pescherie,"Il delfino" e "La rosa dei venti", sono state unite ieri sera da un comune destino: stando a quanto ricostruito dai carabinieri che indagano sulla morte di Antonio Morione, entrambe sono infatti state oggetto di rapine, che potrebbero essere state compiute dalla stessa banda. La prima ha interessato "La rosa dei venti", in via Armando Diaz, dove sono stati portati via soldi (da definire ancora in che misura); la seconda rapina alla pescheria "Il delfino", che non sarebbe andata in porto a causa della reazione del titolare che ha squarciato una ruota dell'auto dei malviventi, episodio che ha scatenato la reazione di uno di rapinatori armato di pistola, che ha sparato al 41enne, uccidendolo.

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