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Antonio Morione, ucciso da rapinatori a Boscoreale

Antonio Morione è morto per difendere la sua famiglia. “Pistola puntata in faccia alla figlia”

A parlare a Fanpage.it è l’avvocato della famiglia di Antonio Morione che spiega: “Il rapinatore ha puntato in faccia alle ragazze la pistola e Antonio ha cercato di farli uscire fuori”
A cura di Gaia Martignetti
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Antonio Morione
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Antonio Morione ha difeso la sua famiglia. A raccontarlo a Fanpage.it è Marco Izzo, avvocato della famiglia del pescivendolo ucciso a Boscoreale (Napoli), la sera del 23 dicembre. «Non c'è stata una consegna di incasso o la volontà del Morione di recuperare somme, perché la cassa non è stata proprio puntata, non c'è stato il tempo. Il rapinatore ha puntato in faccia alle ragazze la pistola e Antonio ha cercato di farli uscire fuori, non ha avuto una reazione, né voleva recuperare la somma che era stata rubata». Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, Morione avrebbe tentato di squarciare le ruote dell'auto su cui viaggiavano i rapinatori.

«Lui li ha fatti scappare squarciando le ruote dell'auto, questo è stato l'unico gesto da parte di Antonio. È riuscito nell'intento perché quando sono state squarciate le ruote, hanno iniziato a scappare e il rapinatore stava ancora dentro. Quando ha visto la macchina che si allontanava di qualche metro ha fermato tutto ed è corso per risalire in macchina». E quello che ancora si tenta da accertare è perché il rapinatore abbia sparato, uccidendo Antonio che, colpito al volto, è morto poco dopo. I responsabili sono ancora a piede libero ma le indagini proseguono, senza sosta. Da chiarire anche la dinamica delle due rapine a poca distanza. Prima di tentare quella alla pescheria di Antonio, finita poi nel sangue, i malviventi avrebbero rapinato anche l'attività del fratello di Morione. «Sembrerebbe che questa macchina viene dalla direzione della pescheria del fratello, spiega l'avvocato Izzo, si ferma prima dal fratello e poi successivamente prosegue e va nella pescheria dove commette l'omicidio». Oggi intanto è stata riaperta la pescheria di Antonio per ulteriori accertamenti. «I carabinieri stanno proseguendo nelle indagini, aggiunge Izzo, stanno facendo indagini balistiche anche perché la sera non sono riusciti a farle sul posto. Posso dire che stanno un lavoro certosino».

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