Antonio Bassolino annuncia: Mi candido a sindaco di Napoli
Antonio Bassolino annuncia la sua candidatura a sindaco di Napoli. Lo fa con un post su Facebook, poco dopo il giuramento del governo Draghi. Le parole usate rimarcano quelle stesse pronunciate pochi giorni fa in una intervista a Fanpage.it:
Mi candido a Sindaco di Napoli. Fare il Sindaco è stata l’esperienza più importante della mia vita e sento il dovere di mettermi al servizio della città: con la passione di sempre e con la testa rivolta in avanti. Napoli prima di tutto, prima di ogni interesse di parte.
Siamo dentro una crisi senza precedenti. Si apre una fase nuova per il Paese e a Napoli serve una svolta, in primo luogo sul piano economico-sociale e civile. È difficile ma è possibile, con l’impegno di tutti: quando vogliamo e si crea il giusto clima di collaborazione sappiamo fare come e meglio di altri. È dunque fondamentale chiamare a raccolta le forze migliori e valorizzare le energie giovani: è nelle loro mani il nostro futuro.
Bassolino, 73 anni, è stato due volte sindaco di Napoli negli anni Novanta, il primo eletto col sistema diretto, subito dopo gli anni di Tangentopoli, quando il suo partito era stato commissariato. Poi per due volte presidente della Regione Campania. Nel 1999 Bassolino fu ministro del Lavoro nel governo D'Alema e visse un momento tragico il 20 maggio 1999, a Roma, le Brigate Rosse per la Costruzione del Partito Combattente ammazzarono Massimo D'Antona, suo consigliere legislativo.
Quadro dirigente del Partito comunista di Enrico Berlinguer e poi dirigente del Pds, dei Ds e nel Pd oggi, Bassolino. pur gravitando nel centrosinistra, non è iscritto al Partito Democratico. Non rinnovò la tessera quando, cinque anni fa, ci fu lo scandalo delle primarie alle Amministrative 2016 in cui Bassolino, candidato, fu sconfitto da Valeria Valente in una competizione gravata da numerose irregolarità, documentate proprio da Fanpage.it ai seggi. Oggi guida la Fondazione Sudd, in cui promuove incontri e dibattiti a sfondo politico e meridionalista.
All'epoca della sua esperienza sindacale Antonio Bassolino fu eletto con una ampia coalizione di centrosinistra. La sua idea è oggi quella di voler replicare quel quadro, pur nelle mutazioni dell'oggi, magari allargato a pezzi di Movimento Cinque Stelle e scontenti dell'amministrazione De Magistris.
A Fanpage.it il politico ingraiano aveva parlato del degrado fisico della città, spiegando: «voglio fare qualcosa per Napoli che politicamente è la cosa più importante della mia vita». La candidatura di Bassolino che ha avuto dopo l'esperienza regionale anni difficili – il suo nome è stato a lungo legato al dramma dell'emergenza rifiuti in Campania – ha preso quota quando l'ex sindaco e governatore ha incassato una dopo l'altra 19 assoluzioni per fatti contestatigli durante il suo decennio di politica regionale.
Perché Antonio Bassolino ha scelto la giornata di oggi per candidarsi a sindaco? A ben vedere dal punto di vista comunicativo quella odierna non sarebbe una grande scelta: oggi si parla solo di politica nazionale e del governo Draghi che ha appena giurato. Tuttavia la lista dei ministri del nuovo esecutivo ‘libera' numerosi nomi papabili per la poltrona di Palazzo San Giacomo: Gaetano Manfredi, area Pd, ex rettore della Federico II ed ex ministro all'Università, Sergio Costa del M5S, ex ministro dell'Ambiente ma soprattutto Enzo Amendola, ex ministro agli Affari Europei e candidato ideale per le Amministrative 2021 a Napoli.
Proprio oggi dopo il giuramento, Amendola ha cambiato tutte le foto dei suoi profili social mettendone una piuttosto emblematica, in cammino per i vicoli di Napoli. Una immagine che a molti è sembrata un quasi-annuncio di candidatura. E così ha colto l'occasione per anticiparlo e candidarsi.
Per il Partito democratico di Napoli si attendono ore complesse: i Dem non si attendevano l'accelerata e sono fra due fuochi. Hanno da una parte la candidata dell'uscente Luigi De Magistris, ovvero Alessandra Clemente, assessore in carica. Dall'altra ora c'è Bassolino. L'idea del Pd napoletano è puntare su una figura come Amendola o come quella del presidente della Camera e storico fondatore del M5S napoletano, Roberto Fico. Subito dopo l'annuncio di Bassolino, il segretario metropolitano del PD Napoli Marco Sarracino ha convocato la sua segreteria per discutere del nome del candidato. Nel centrodestra, invece, è praticamente quasi certa la candidatura del magistrato Catello Maresca: proprio ieri Matteo Salvini ribadiva il suo apprezzamento al togato in una intervista al nostro giornale.