Antonella Iaccarino bruciata viva per un parcheggio, chiesto l’ergastolo per il vicino

Bruciò viva la vicina di casa per una banale lite per un parcheggio. Antonella Iaccarino, 48 anni e madre di famiglia, morì, purtroppo, due mesi dopo a seguito delle profonde ustioni riportate. Adesso il pubblico ministero Maurizio De Marco ha chiesto l'ergastolo per il vicino di casa, Francesco Riccio. Era la mattina del 5 settembre del 2023. Il litigio, per futili motivi, scoppiò all'improvviso nel cortile condominiale a Quarto, in provincia di Napoli, per un posto auto. Prima un'aggressione verbale, poi quella fisica. Al culmine dello scontro, l'uomo gettò addosso alla sua vicina del liquido infiammabile e poi le diede fuoco, bruciandola viva.
La storia di Antonella Iaccarino, uccisa a 48 anni
Per quel gesto orribile, Riccio quel giorno rischiò di essere linciato. Solo l'intervento dei carabinieri, giunti immediatamente sul posto, riuscì a riportare la calma, non senza fatica. Antonella, dal canto suo, lottò con tutte le sue forze per quasi due mesi, nel letto di ospedale del reparto Grandi Ustionati del Cardarelli, dove era ricoverata. Purtroppo, alla fine, dovette arrendersi. La donna è morta a 48 anni il 21 ottobre 2023.
Il processo: la sentenza è attesa per l'11 aprile
La Procura della Repubblica di Napoli, adesso, contesta al vicino di casa l'omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Il pm De Marco, oggi, al termine della requisitoria, davanti alla seconda sezione della Corte di Assise di Napoli – presidente Concetta Cristiano, giudice a latere Paola Scandone – nell'ambito del processo sull'omicidio di Antonella Iaccarino, ha chiesto la condanna all'ergastolo. La sentenza è attesa per l'11 aprile.
La storia di Antonella ha scioccato tutta la comunità di Quarto, comune dell'area nord di Napoli. La donna ha combattuto tenacemente tra la vita e la morte per oltre un mese, con ustioni sul 50% del corpo. Una mamma ha perso la vita, per una lite senza senso, per un posto auto. "Era sempre pronta a dare una mano su tutto – l'hanno ricordata i figli in una trasmissione tv – grandi e piccoli, aveva sempre una parola di conforto. Era una brava mamma e una brava persona". La famiglia ha chiesto giustizia per la mamma morta.