Cappio sulla gola di Antonella Di Massa, morta a Ischia. Si indaga sul “buco” di 10 giorni dalla scomparsa
Un tubo di plastica intorno alla gola, una busta sulla testa, la bottiglietta di liquido, forse antigelo. Parti di un puzzle che i carabinieri stanno cercando di comporre per fare chiarezza sulla morte di Antonella Di Massa, la 51enne di Ischia scomparsa il 17 febbraio 2024 da Casamicciola (Ischia) e trovata cadavere 10 giorni dopo, in uno dei punti che erano stati già battuti durante le ricerche. Storia sicuramente che nasconde ancora parecchi interrogativi e su cui la Procura di Napoli ha imposto il massimo riserbo, probabilmente segno che gli inquirenti non hanno intenzione di chiudere il fascicolo come suicidio e che l'ipotesi dell'omicidio resta ancora in piedi. Oggi ad Ischia ci sarà una fiaccolata per ricordarla.
Il "cappio" intorno alla gola di Antonella di Massa
Il particolare del "cappio" viene raccontato da Il Mattino nell'edizione di oggi, 2 marzo: al momento del ritrovamento il cadavere avrebbe avuto una busta di plastica in testa e un tubo intorno al collo; sulla gola, però, non sarebbero state riscontrate ecchimosi da strangolamento.
Si tratta di elementi che, però, non vengono ritenuti decisivi, almeno per il momento: allo stato attuale l'ipotesi del suicidio non può essere esclusa, anche alla luce del biglietto che la 51enne, sposata e madre di due figli, aveva lasciato in casa che farebbe propendere per l'allontanamento volontario.
Cosa è successo nei 10 giorni dalla scomparsa?
Altro grosso interrogativo è quello che riguarda il tempo trascorso tra il giorno della sparizione, il 17 febbraio, e quello del ritrovamento, il 27 febbraio, quando, a ricerche ormai sospese, la troupe di "Chi l'ha visto?" ha notato il corpo semi nascosto in un terreno incolto di Succhivo, frazione di Serrara Fontana, isola di Ischia, a poche centinaia di metri da dove era stata rinvenuta la sua automobile e proprio nella zona dove si erano concentrate le ricerche.
Anche quel punto sarebbe stato battuto dai soccorritori, ma il cadavere non era stato visto. Ad un primo esame non sono stati riscontrati segni di violenza evidenti ma sul corpo c'erano delle ecchimosi: in attesa del verdetto dell'autopsia, che è stata svolta ieri nell'Istituto di Medicina Legale del Secondo Policlinico di Napoli, non si può escludere che siano frutto di una caduta e non di percosse.
Il primo esame sul corpo ha però portato ad un altro, un ennesimo interrogativo: il decesso non risalirebbe al 17 febbraio, ma a non più di 24 ore prima del ritrovamento. Per quasi dieci giorni, quindi, mentre i soccorritori battevano Serrara Fontana da palmo a palmo, Antonella Di Massa sarebbe stata viva, nascosta chissà dove e, soprattutto, forse non da sola.