Antica necropoli scoperta in un cantiere vicino alla Certosa di Padula: trovati 200 reperti, valgono 1 milione di euro
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Una straordinaria scoperta quella che è emersa nei pressi della Certosa di San Lorenzo a Padula, sito di interesse culturale e turistico in provincia di Salerno, nell'ambito di un cantiere di edilizia privata: dagli scavi è infatti emersa un'antica necropoli databile tra il V e il IV secolo avanti Cristo. I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, su disposizione della Procura di Lagonegro, hanno posto sotto sequestro il cantiere e, contestualmente, denunciato quattro persone: si tratta del proprietario del fondo, degli amministratori dell'azienda esecutrice e del direttore dei lavori, che sono stati denunciati per danneggiamento e distruzione di manufatti archeologici e omessa denuncia alle autorità di tutela, in quanto non soltanto non hanno avvertito nessuno della scoperta, ma hanno anche danneggiato la necropoli con i mezzi di lavoro.
20 tombe e 200 reperti: valgono circa 1 milione di euro
Per adesso, l'analisi della necropoli ha portato alla scoperta di 20 sepolture, tra quelle visibili e parzialmente distrutte dai lavori e quelle riaffiorate successivamente. Soprattutto, però, sono stati scoperti circa 200 reperti di elevato valore, tra cui crateri, armi, monete, un cinturone da guerriero in bronzo; stando a una prima stima, i reperti rinvenuti valgono circa 1 milione di euro. Le 20 tombe ritrovare sarebbero parte di una necropoli molto più ampia, databile come detto tra il V e il IV secolo avanti Cristo, al cui interno ospitava ricchi arredi funerari, parte dei quali decorati probabilmente dal noto ceramista greco Assteas, attivo a Paestum tra il 350 e il 330 aventi Cristo.