Anomalie primarie Pd, Boccia contro Oliviero: “Fuori i cacicchi”. La replica: “Io eletto con preferenze”
La questione tessere in provincia di Caserta per le primarie del Partito Democratico è ancora terreno di scontro interno. Ad alimentare nuovamente la polemica è Francesco Boccia, ex commissario del Pd in Campania e coordinatore della mozione Schlein al congresso dem, che attacca con una nota Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale Campano; la risposta arriva a stretto giro: "Boccia continua, con la sua consueta ipocrisia, a lanciare anatemi nei confronti del mondo nella speranza che qualcuno si accorga della sua esistenza in vita".
Primarie Pd, Boccia a Oliviero: "Fuori sultani e cacicchi"
La vicenda tessere ha portato la commissione di garanzia nazionale a tagliarne 2mila di quelle fatte e al rinvio del congresso provinciale e di quelli del circolo. In una nota Boccia si è scagliato contro Oliviero:
Le dichiarazioni di Elly Schlein sono parole chiare e nette per oggi e per domani: contro i signori delle tessere non ci saranno sconti lo abbiamo visto anche nelle scorse settimane a Caserta e, per fortuna della grande comunità Dem, che non merita queste umiliazioni, in poche altre realtà, tutte nel Mezzogiorno, con iscrizioni di gruppi locali in massa che hanno aggirato le regole che ci siamo dati a tutela della nostra comunità. Regole che gli organi di garanzia, ancora in queste ore, fanno ogni sforzo per far rispettare.
Il senatore Pd auspica che la mozione Bonaccini "prenda le distanze da Oliviero che, con sfrontatezza, si rivolge si rivolge anche al Tar, ammettendo di essere l'organizzatore degli iscritti bloccati dagli organi di garanzia. Siamo senza parole".
La risposta di Oliviero: "Non sono un signore delle tessere"
Replicando con una nota, Gennaro Oliviero ha risposto che "Boccia attribuisce ad altri comportamenti che rappresentano da sempre la sua cifra politica". Il presidente del consiglio regionale della Campania ha sottolineato di non avere mai proposto alcuna azione nei confronti del Pd e ha aggiunto:
Comprendo perfettamente che Boccia, parlando a nome della Schlein, ma non solo di quest'ultima, cerchi l'applauso inveendo contro i sultanati ed i padroni delle tessere. Io non sono mai stato né un signore delle tessere né un sultano, per tutta la mia vita sono stato eletto con il voto di preferenza, condizione quest'ultima sconosciuta a Boccia e ai suoi veri sodali che vorrebbero far saltare il congresso di Caserta. Un'ulteriore precisazione: il Tar non è l'organo da adire perché non siamo in tema di giurisdizione amministrativa, ma per colui che é stato nominato per la quarta volta parlamentare ‘senza voti' non fa molta differenza. La prima vera rivoluzione del nuovo corso del Pd dovrà essere questa, far tornare a casa coloro che arbitrariamente hanno occupato uno scranno parlamentare. Infine, qualunque possa essere la decisone relativa al congresso provinciale di Caserta, la risposta la daremo il 26 di febbraio sostenendo con totale convinzione Stefano Bonaccini.