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Anidride carbonica Campi Flegrei, rilevatori di Co2 in tutte le scuole della zona rossa

Dopo la sospensione delle attività al Rossini di Fuorigrotta, il Comune di Napoli ha deciso di installare rilevatori di Co2 in tutti gli edifici scolastici della zona rossa, tra Bagnoli, Fuorigrotta e Agnano.
A cura di Nico Falco
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In tutte le scuole che si trovano nella "zona rossa" dei Campi Flegrei, a Napoli, ci saranno rilevatori di Co2 per verificare i livelli di anidride carbonica. Una decisione intrapresa per un monitoraggio continuo e costante, e che dopo la sospensione delle attività al Rossini di via Terracina, dove sono stati rilevati valori superiori al limite di esposizione. L'introduzione dei rilevatori è stata annunciata all'Ansa da Maura Striano, assessore all'Istruzione del Comune di Napoli.

In questi i giorni i Vigili del Fuoco stanno effettuando rilevazioni in tutte le scuole dei quartieri napoletani inclusi nella zona rossa dei Campi Flegrei, tra Bagnoli, Fuorigrotta e Agnano. "Giovedì ci sarà un incontro informativo al centro direzionale di Napoli – ha proseguito l'assessore Striano – per illustrare situazione e procedure ai capi di istituto, con il coinvolgimento dell'ufficio scolastico regionale e della Protezione civile.  A Napoli adesso le famiglie hanno iniziato a comprendere le procedure e le situazioni con le quali bisogna imparare a vivere. Le scuole sono le più controllate sul fronte della vulnerabilità sismica e ora anche per il livello di Co2".

Le lezioni a Gioacchino Rossini sono state sospese, si legge in una nota della Città Metropolitana di Napoli, in quanto "dalle rilevazioni strumentali eseguite da parte del personale dei Vigili del Fuoco è emerso che all’interno di alcuni locali e dei bagni annessi, la concentrazione massima rilevata di anidride carbonica era pari a 1.2% che risulta superiore al valore limite di esposizione previsto dalla normativa vigente pari a 0,5%", inoltre "negli stessi locali è stato rilevato anche un valore massimo di concentrazione di acido solfidrico pari a 17 ppm, superiore al limite di esposizione previsto dalla legge". I test sono stati ripetuti per verificare se i valori rientreranno al di sotto della soglia e, in quel caso, consentire la riapertura.

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