Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ucciso nel 2010. Il fratello: “Siamo vicini alla svolta sull’omicidio”
"Siamo all'epilogo di una tragedia che ha colpito non solo Pollica, ma tutto il Cilento, dove narcos, politici e alcuni uomini delle Istituzioni hanno creato un cartello per invadere i beni pubblici e conquistare il territorio. Ormai è sotto gli occhi di tutti". Con queste parole Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, nella provincia di Salerno, ucciso a colpi di pistola il 5 settembre del 2010, parla dell'omicidio del "sindaco pescatore", come veniva chiamato da tutti, in Cilento, Angelo.
Dario Vassallo, che è anche presidente della Fondazione che porta il nome del fratello, prosegue: La recente azione della Procura Antimafia di Salerno, che ha interrogato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e ha portato all'identificazione di nove indagati, è un segnale tangibile del coraggio e della perseveranza di coloro che lottano per la giustizia. Questa indagine è solo la punta dell'iceberg, e la nostra determinazione ha dimostrato che la forza della cultura e della verità è più potente delle trame oscure di coloro che tradiscono le istituzioni". Il riferimento di Vassallo è alla svolta nelle indagini, avvenuta nel 2022, quando la Procura di Salerno ha iscritto 9 persone nel registro degli indagati per l'omicidio del sindaco di Pollica.
"Nonostante le promesse politiche fatte al Cilento – prosegue Dario Vassallo – alcuni esponenti di varie forze politiche hanno contribuito a questo nefasto cartello, gettando un'ombra sulla reputazione di una regione che meritava un destino diverso. La Fondazione Vassallo esorta la Procura Antimafia a continuare l'indagine, scavando a fondo per svelare tutte le connessioni che hanno portato a questa tragedia. Il sacrificio di Angelo deve servire da monito contro chiunque cerchi di compromettere la legalità e la buona politica. La verità è la nostra arma più potente, e continueremo a lottare per onorare la memoria di Angelo Vassallo e proteggere il futuro del Cilento".