Angela Iannotta, grave dopo bypass gastrico, trasferita a Napoli per ricostruzione degli organi
Angela Iannotta, la 29enne di Santa Maria Capua Vetere in gravissime condizioni dopo un intervento per dimagrire e diverse operazioni chirurgiche salvavita, è stata trasferita ieri pomeriggio dall'ospedale Civile di Caserta al Policlinico Federico II di Napoli, dove l'attendeva l'equipe del prof Franco Corcione: la ragazza dovrà essere sottoposta ad un delicatissimo intervento di ricostruzione degli organi interni, gravemente danneggiati a seguito di una sepsi.
In queste ore sono in corso gli accertamenti diagnostici approfonditi, col supporto del prof Antonio Cittadini, direttore della Clinica Medica Universitaria della Federico II, per stabilire tempi e modalità dell'intervento; secondo le previsioni l'operazione dovrebbe avvenire tra la metà e la fine del mese di giugno. Si tratta di un intervento molto complicato e rischioso, che coinvolgerà una equipe multidisciplinare, che servirà per ripristinare le funzioni vitali della Iannotta, attualmente alimentata per via endovenosa.
Angela Iannotta, in coma dopo intervento per dimagrire
La 29enne aveva cominciato a stare male dopo un intervento di chirurgia bariatrica per dimagrire in una clinica de L'Aquila. C'era stata quindi una seconda operazione, nella Villa del Sole di Caserta, eseguita dallo stesso medico, ma le condizioni della donna non erano migliorate. A gennaio il ricovero nell'ospedale di Caserta: una grave sepsi aveva danneggiato in modo irrimediabile gli organi interni. Da quel momento la giovane mamma del Casertano è stata sottoposta ad un quarto intervento ed ora è in attesa del quinto, anche questo salvavita. Il marito della donna aveva sporto denuncia, la coppia si è affidata ai legali Raffaele e Gaetano Crisileo.
Sulla vicenda la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato una indagine. Il chirurgo che per due volte ha operato Angela, Stefano Cristiano, è sotto inchiesta insieme ad altri medici di Villa Letizia de L'Aquila e di Villa del Sole del Casertano; gli accertamenti riguardano anche una eventuale colpa organizzativa attribuibile a Nicolino Rosato, direttore sanitario di Villa del Sole. Nei giorni scorsi i carabinieri del Nas hanno sequestrato le cartelle cliniche e i documenti amministrativi.
Il caso si intreccia con quello di Francesco Di Vilio, il 69enne napoletano deceduto lo scorso primo gennaio al Cardarelli di Napoli, colpito da setticemia dopo essere stato operato tre volte dallo stesso Cristiano (in quel caso per chirurgia oncologica). Il medico, primario a Villa del Sole, è sotto processo con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Raffaele Arcella, 29enne di Caivano deceduto dopo un bypass gastrico per dimagrire.
Firme false per le operazioni, ci sono nuovi indagati
Gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo fanno sapere che nell'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere ci sono nuovi indagati, iscritti nel registro per la vicenda delle firme false, denunciate da Angela Iannotta pochi giorni fa: la donna ha disconosciuto le firme apposte su alcuni documenti relativi alla operazione a Villa del Sole, tra cui il consenso informato; i legali hanno quindi nominato come consulente grafologo di parte il professor Alberto Bravo di Roma, presidente dell'Istituto di Grafologia Italiana.