Angela Iannotta in coma a 28 anni dopo bypass gastrico a Caserta, il marito sporge denuncia
Ha cominciato a stare male dopo il primo intervento. Febbre, vomito, dolori continui, difficoltà respiratorie. Si era rivolta al suo medico ed era stato fissato un secondo intervento, effettuato una ventina di giorni fa, a distanza di qualche mese dal primo. Ma nemmeno allora le sue condizioni di salute sono migliorate: il 3 febbraio è stata trasferita dalla clinica in ospedale e lì sottoposta ad un terzo intervento d'urgenza per una severa setticemia. Ora Angela Iannotta è in coma. I medici stanno facendo il possibile per salvarle la vita. Il marito, assistito dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, ha sporto denuncia al commissariato di Marcianise della Polizia di Stato perché si faccia chiarezza su cosa è successo alla 28enne casertana, madre di due figli.
La prima operazione di chirurgia bariatrica con bypass gastrico risale a circa nove mesi fa. La donna "voleva assolutamente dimagrire" e, nonostante i tentativi del marito di dissuaderla, aveva individuato quella come ultima possibilità, evidentemente dopo una serie di tentativi alternativi infruttuosi. Si era rivolta quindi a un chirurgo ed era stata operata in una clinica in Abruzzo. Dopo l'intervento le sue condizioni avevano però cominciato a peggiorare. Stava dimagrendo, sì, ma in modo troppo veloce e soprattutto durante la convalescenza stava avendo numerosi problemi gastrointestinali, ginecologici e agli arti. Aveva così contattato nuovamente il medico che l'aveva operata e il suo ginecologo e aveva deciso di effettuare un secondo intervento, questa volta in una struttura della provincia di Caserta.
Il peggioramento però non si è fermato. La notte del 3 febbraio è stata trasportata d'urgenza dalla clinica dove era ricoverata per il post operatorio al Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta; al Pronto Soccorso i medici capiscono subito che non c'è tempo da perdere, è in corso una infezione che ha colpito vari organi, e Angela viene immediatamente trasferita in sala operatoria, dove resta sotto i ferri per cinque ore. Il giorno successivo viene trasferita nella Rianimazione, dove si trova tutt'ora, ancora in pericolo di vita.