Angela Celentano su un’isola in Turchia, non si ferma la speranza. Indagini prorogate di 4 mesi
Prosegue la speranza, così come vanno avanti le indagini, sul caso di Angela Celentano, scomparsa nel nulla il 10 agosto del 1996, quando aveva solo 3 anni, sul Monte Faito. Il gip del Tribunale di Napoli Federica Colucci, su impulso della Procura partenopea, ha prorogato per altri 4 mesi, 120 giorni, le indagini, al fine di effettuare verifiche supplementari sulla cosiddetta pista turca, l'ipotesi che vorrebbe Angela Celentano, oggi 31enne, sull'isola di Buyukada, in Turchia; stando a quanto riferisce Il Corriere della Sera, però, le autorità italiane accuserebbero di scarsa collaborazione quelle turche. Lo scorso agosto, le indagini sulla pista turca erano già state prorogate di 6 mesi.
Com'è nata la pista turca su Angela Celentano
Ma cosa sappiamo circa la presenza di Angela Celentano in Turchia e perché le indagini si stanno concentrando lì? Tutto nasce nel lontano 2009, quando una donna, tale Vincenza Trentinella, rivela di essere aver saputo da un prete, don Augusto, che a sua volta lo ha saputo da un altro uomo, che Angela Celentano potrebbe essere in Turchia, sull'isola di Buyukada, nell'arcipelago delle Isole dei Principi, con un uomo che crede essere suo padre.
Alla morte del parroco, Vincenza Trentinella si sarebbe recata personalmente in Turchia per verificare la veridicità del racconto di don Augusto e, al ritorno in Italia, avrebbe fornito agli inquirenti una descrizione, e finanche una foto, dell'uomo con il quale Angela Celentano vivrebbe; un uomo di nome Fahfi Bey, altamente riconoscibile per una vistosa cicatrice sul viso.