Ancora terrore a Ponticelli: due bombe distruggono auto a Napoli Est
Una bomba artigianale è esplosa questa notte a Ponticelli, quartiere dell'area orientale di Napoli. L'ordigno ha completamente distrutto un'auto parcheggiata e danneggiato gravemente altre tre vetture che si trovavano a fianco, in strada. Danni anche alle vetrate del palazzo di fronte. Per fortuna non si registrano feriti. Ma il boato è stato fortissimo ed è stato avvertito anche a diversi isolati di distanza.
La bomba esplosa in via Virginia Woolf all'una di notte
L'episodio è avvenuto in via Virginia Woolf, al limite tra Ponticelli e Cercola. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme con le autobotti, e gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Ponticelli, che indaga su quanto accaduto. Ad esplodere, secondo quanto appreso da Fanpage.it da fonti qualificate, sarebbe stato un ordigno artigianale che avrebbe coinvolto una prima vettura e danneggiato altre tre auto parcheggiate e delle vetrate di uno stabile nella stessa via. Ma non ci sono feriti. L'esplosione, secondo quanto ricostruito, sarebbe avvenuta intorno all'una di stanotte. La bomba sarebbe esplosa sotto l'auto di una donna incensurata residente in zona.
Seconda bomba esplosa in via Pacioli
Una seconda esplosione sarebbe avvenuta poco dopo in via Luca Pacioli, attorno alle 3 di notte. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, un ordigno artigianale sarebbe stato lanciato da una vettura in transito sul cavalcavia. L'esplosione avrebbe danneggiato alcune auto. Indaga la Polizia.
Non è la prima volta, purtroppo, che accadono episodi del genere a Ponticelli, ormai il quartiere di Napoli Est è preda da mesi di continue esplosioni di bombe artigianali. Un fenomeno che gli investigatori legano alle guerre di camorra in atto nella zona. Solo pochi giorni fa, il 19 luglio 2022, nel quartiere c'è stato un duplice omicidio.
A perdere la vita Carlo Esposito, 29 anni, ritenuto dagli inquirenti legato al clan De Micco-De Martino, e l'operaio incensurato Antimo Imperatore, di 55 anni, che stava eseguendo dei lavori in un "basso", al momento dell'agguato. Per l'omicidio si è costituito e ha confessato Antonio Pipolo, 37 anni, anche lui, secondo gli inquirenti, legato al clan De Micco-De Martino, per il quale è stato emesso decreto di fermo.
Scrive Sandro Ruotolo, senatore, giornalista, promotore di numerosi comitati anti-camorra a Napoli e provincia, che queste bombe sono un allarme enorme:
Le due bombe esplose nel cuore della notte a Ponticelli non riguardano solo le strade del quartiere dell'area Est della città ma tutta Napoli. Siamo in emergenza democratica. La questione criminale a Napoli è questione nazionale. Chiediamo l’attenzione del governo nel suo insieme. Certo, sono appena state sciolte le Camere e indette le elezioni politiche il 25 settembre. Spero e mi auguro che le forze democratiche e progressiste mettano al centro dei loro programmi la lotta alla criminalità organizzata. Bisogna far fronte a questa ennesima fiammata di violenza che in queste ore si è abbattuta su di un pezzo della città. I due ordigni, il primo collocato sotto un'auto e l'altro addirittura lanciato da un cavalcavia avvengono dopo appena 72 ore da un duplice omicidio e certificano la chiara strategia terroristica dei clan.
La situazione è fuori controllo. Occorre fermarli prima che accada l'irreparabile. Quei rottami accartocciati, le lamiere contorte delle auto, i crateri delle bombe sono immagini della nostra Napoli, del nostro Paese. Non è più tollerabile una situazione del genere. Ci stiamo drammaticamente assuefacendo alle stese, alle bombe, agli omicidi, alla violenza. Lo ripetiamo con forza lo Stato deve intervenire in modo efficace, visibile e proteggere chi vive in quel quartiere. Ha ragione il sindaco Manfredi quando sostiene che ‘la sicurezza urbana è una delle grandi priorità che abbiamo davanti e ci deve essere grande attenzione da parte del Governo centrale'. Bisogna fare presto, Napoli va disarmata. Pensiamo al Pnrr, alla lotta alle diseguaglianze, all’emergenza ambientale, sociale ed economica. Ma se vogliamo lavoro e sviluppo dobbiamo sconfiggere la camorra.