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Anche San Gregorio Armeno contro la serie tv Gomorra Le Origini: “Non vogliamo riprese qui”

Proteste dei maestri presepiai a San Gregorio Armeno: “No alle riprese di Gomorra Le Origini. Napoli non è questa”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Anche i presepiai di San Gregorio Armeno contro le riprese di Gomorra Le Origini, la nuova serie Tv spin-off di Sky, prodotta da Cattleya, ispirata al romanzo di Roberto Saviano, che racconta la nascita e l'ascesa del boss don Pietro Savastano. Dopo gli striscioni ai Quartieri Spagnoli anche nella storica strada dei Decumani sede delle botteghe dei pastori compaiono striscioni contro eventuali set cinematografici: "Gomorra napolesi in tv, Napoli dell'arte non vi sopporta più". Nella zona dei Quartieri Spagnoli l'iniziativa era partita dal profilo Facebook "Figli del Sud, popolo sovrano", raccogliendo anche il sostegno dell'associazione culturale Neoborbonica. Adesso anche i bottegai si schierano contro il nuovo set tv della mega-produzione internazionale – la serie crime originale, ispirata al romanzo di Roberto Saviano, è stata vista in tutto il mondo.

Lo striscione dei bottegai di San Gregorio Armeno dopo i Quartieri Spagnoli

Le riprese della nuova serie spin off di Gomorra, diretta da Marco D'Amore, sono iniziate nelle scorse settimane e si sono concentrate soprattutto nella zona orientale della città, a San Giovanni a Teduccio, Barra, ma anche a Portici, come raccontato da Fanpage.it. A Napoli nel centro storico non sono mancate però proteste, con striscioni contro nuove riprese della produzione cinematografica che si inserisce nel filone crime, lo stesso del Padrino di Francis Ford Coppola.

"L’Associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno – si legge in una nota – ha deciso di aggregarsi con convinzione all’iniziativa promossa dagli attivisti dei Quartieri Spagnoli per contrastare l’immagine distorta e violenta che da troppi anni la serie Gomorra sta imprimendo sulla città di Napoli. Un’immagine che non ci appartiene, che svilisce il cuore autentico della nostra cultura e che offusca il lavoro quotidiano di chi, da sempre, promuove arte, artigianato, storia e bellezza. Il presidente dell’Associazione, il maestro Vincenzo Capuano, ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro, appoggiando l'iniziativa di esporre uno striscione simbolico proprio all’ingresso di via San Gregorio Armeno, una delle strade più conosciute al mondo, emblema della creatività e della tradizione napoletana. "Gomorra Napolesi in Tv – La Napoli dell'arte non vi sopporta più" – recita lo striscione, accolto con entusiasmo anche dagli attivisti dei Quartieri Spagnoli, scesi appositamente a San Gregorio Armeno per portare il proprio sostegno e creare un ponte di solidarietà e fratellanza tra le due realtà cittadine".

La nota dell'associazione presepiai, quindi, conclude:

"È arrivato il momento di dire basta a chi continua a raccontare Napoli solo attraverso la lente della criminalità – ha dichiarato Capuano –. Dobbiamo proteggerla, raccontarla per ciò che è davvero: una capitale culturale, una città che ha dato e continua a dare al mondo artisti, pensatori, artigiani, intellettuali. Napoli è la città dell’accoglienza, della spiritualità, della manualità e dell’ingegno. La nostra identità non può essere sequestrata da logiche commerciali che alimentano stereotipi. L’unione tra San Gregorio Armeno e i Quartieri Spagnoli rappresenta un gesto forte, un patto simbolico e concreto tra due anime della città, spesso dimenticate o mal raccontate, ma che oggi scelgono di fare fronte comune per una Napoli diversa: fiera, creativa, viva. Napoli non è Gomorra. Napoli è cultura. Napoli è storia. Napoli è arte".

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