Ambulanze private: chiude Edm Emergency, del figlio di Marco Salvati. Il padre è in carcere per camorra
Ha chiuso ieri mattina, 24 gennaio, Edm Emergency, l'associazione di ambulanze private dei figli di Marco Salvati, quest'ultimo protagonista dell'inchiesta giornalistica "Croce Nera" di Fanpage.it, arrestato nell'ottobre 2021 e attualmente detenuto con l'accusa di concorso esterno col clan Cimmino del Vomero, misura arrivata nell'ambito di una inchiesta su camorra, appalti e ospedali. I volontari di Edm Emergency sono stati avvisati martedì sera con un messaggio, inviato sui cellulari, che si è poi rapidamente diffuso anche tra le altre associazioni:
Ragazzi, domani non scendete più a lavoro mi dispiace vi voglio bene ma non posso rischiare più. Mi dispiace davvero per tutti voi, è stato un piacere amavo questo mestiere fin dall’inizio ma non mi posso permettere di rischiare perché mio padre per tutti noi ha fatto una brutta fine. Mi dispiace ma non posso più aiutarvi perché io non posso finire come lui.
Chiude Edm Emergency
Edm Emergency aveva fatto la sua comparsa nel settore delle ambulanze private in seguito all'arresto di Marco Salvati; Fanpage.it ne aveva parlato a proposito di uno scambio di denunce per aggressione con un'altra società, la Europe Service, evidenziando i nessi tra la nuova società e la "Croce San Pio", il cui dominus era appunto Salvati: i numeri di telefono e la sede erano gli stessi e l'acronimo "Edm" corrisponde alle iniziali dei figli dell'arrestato.
La società nell'inchiesta "Croce Nera"
Gli attuali titolari della società non risultano invischiati in inchieste giudiziarie. La decisione di chiudere i battenti sarebbe stata improvvisa: Fanpage.it ha verificato che non risultano recenti controlli nell'associazione da parte delle forze dell'ordine; sarebbe stata presa il giorno dopo la messa in onda della puntata di Farwest su Rai3 che, riprendendo "Croce Nera", aveva raccontato uno spaccato della sanità campana, dalle aggressioni al 118 al mondo delle ambulanze private. Davide Salvati, intervistato, aveva preso le distanze dal padre negando qualsiasi addebito in merito alle aggressioni di cui si sarebbero resi responsabili, secondo le denunce, dei volontari legati alla sua associazione.